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mercoledì 24 gennaio 2018

Colpire l’avversario con una bufala?


COLPIRE L’AVVERSARIO CON UNA BUFALA?



SUNTO: Ammetto che non ho particolari simpatie con Laura Boldrini per motivi, che non voglio spiegare qui di seguito. Il motivo perché uso il suo caso, è perché esso è diventato «virale», ossia molto diffuso per l’effetto della «palla di neve», che in breve tempo diventa una slavina e crea molti danni.
     Generalmente tali bufale sono orchestrate dagli avversari politici di qualcuno, gente viscida, che si pone come obiettivo di screditare tali persone (qui Laura Boldrini), non sul campo degli argomenti razionali e delle prove oggettive e documentate, ma praticando la diffamazione. Ciò non è solo contro la legge, ma è moralmente ripugnante!
     Come cristiani non dobbiamo entrare in tali catene di diffamazione e seduzione. Verifichiamo le cose, prima di mandarle ad altri, per non creare delle ingiustizie e per non renderci colpevoli. Quando appuriamo la falsità di certe notizie, ecco come dobbiamo comportarci: «E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, [12] perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. [13] Ma tutte le cose, quando sono esposte alla luce, divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce» (Efesini 5,11ss). E questo è lo scopo di questo articolo.

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Fonte: http://fedecc.altervista.org/colpire-lavversario-bufala/ (leggi qui l’intero articolo!).

Intervieni qui o su Facebook: https://www.facebook.com/Fede.controcorrente/photos/a.397078548681.178010.283338718681/10159149526428682/?type=3

giovedì 8 agosto 2013

Butindaro, la massoneria e il fango! Parliamone


BUTINDARO, LA MASSONERIA E IL FANGO! PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Butindaro, la massoneria e il fango».
     Chi è Giacinto Butindaro? È un «senza chiesa», fuoriuscito da una chiesa pentecostale (ora si accanisce contro molte di esse e specialmente contro le A.D.I.), e che ha trovato la sua «vocazione» di censore e fustigatore universale delle chiese. È un uomo senza arte né parte; come fa a vivere e sopravvivere, visto che non lavora? E non fa nulla per l’avanzamento dell’Evangelo ad Acilia e dintorni, dove abita, e dove pressoché nessuno lo conosce. È bravo ad aprire la bocca contro tutti coloro, che gli capitano a tiro; ma quante persone ha portato a conversione a Cristo in Acilia, collegandole poi a una chiesa locale, ovunque e comunque essa si raduni? Quante anime ha curato in loco, tanto che ora compongono una sana comunità, dove tutti possono vedere i frutti? La risposta è deprimente! Eppure si permette di sparare a zero contro persone, che spesso sono migliori di lui, che hanno servito il Signore con dedizione e che hanno molti frutti da mostrare mediante il loro ministero. Egli si mette a cercare nella vita altrui, finché trova alcuni «nei» (o pulci), che gli danno fastidio; poi mette tante pulci insieme sul conto del malcapitato, vere o presunte che siano, e le fa apparire agli occhi degli altri come un enorme elefante; in tal modo si crea l’alibi per stigmatizzare la vittima di turno come l’uomo più abietto del mondo.
     Una delle persone, contro cui si accanisce con intenzionalità e violenza questo «santone» massimalista, sono proprio io. Mi ha messo colpevolmente alla berlina sul suo sito, dicendo contro di me le cose più pesanti e astruse e attribuendomi ogni specie di male. In un suo articolo ha incomprensibilmente associato il mio nome addirittura alla massoneria, suggerendo falsamente che io e altri apparterremmo a tale lobby. Ribadisco che la libertà religiosa, di cui parliamo noi, è sancita dalla Costituzione e non ha nulla a che vedere con la massoneria.
     Non ho mai difeso, per militanza ideologica, la libertà religiosa di massoni, buddisti, mussulmani e di altri. Non ce ne mai stato motivo per farlo né intenzionalità. Ciò non rientra nel mandato ricevuto da Cristo Gesù, né Egli mi ha mai dato uno specifico incarico a difendere la libertà religiosa altrui. Il Signore mi ha incaricato, mediante la conferma di fratelli, a predicare l’Evangelo, a insegnare la sana dottrina, e così via.
     Sul piano morale, le false attribuzioni, che fa Giacinto Butindaro, sono schizzi di fango sulla rispettabilità altrui; si tratta, quindi, di colpevole calunnia a danno del suo prossimo. La Parola di Dio proibisce di calunniare il prossimo sulla base di false motivazioni, e la diffamazione gratuita rende colpevoli dinanzi a Dio. «Non andrai qua e là facendo il diffamatore fra il tuo popolo, né ti presenterai ad attestare il falso a danno della vita del tuo prossimo. Io sono l’Eterno» (Lv 19,16).
     Giacinto Butindaro senza Internet sarebbe un illustre sconosciuto. Se non ci fosse la libertà di opinione e di religione, sancita dalla Costituzione, non potrebbe pubblicare un solo rigo delle sue cose spesso farneticanti. Egli diffama persone, che sono geograficamente abbastanza distanti da lui; ma avrebbe il coraggio di dire loro le stesse cose in faccia, di persona? Egli ha la fortuna che la maggior parte dei cristiani è mite; ma che farà, quando alcuni di loro perderanno seriamente la pazienza con lui? A quelli, che si accorderanno per andarlo a cercare di persona ad Acilia, per metterlo dinanzi alle sue responsabilità, avrà allora il coraggio di dire loro le stesse cose in faccia? Vedremo...
     Il dossier, che ho raccolto finora su Giacinto Butindaro, contiene tante testimonianze dirette di persone, che hanno conosciuto la sua famiglia e lui stesso fin dalla sua infanzia, ed esse gettano molte ombre su di lui. Esse, partendo dalla sua tribolata biografia, cercano di spiegare anche perché egli si diventato quello, che è ora. Per ora, proseguirò ad accrescerlo con le testimonianze dirette, che mi arriveranno da altri lettori. Il futuro, poi, lo sa solo il Signore...
     Mi fermo qui, per dare la parola ai lettori. Mi riservo di ritornare presto sul tema della libertà religiosa e su Giacinto Butindaro.

     Sul sito possono seguire i contributi dei lettori e le mie eventuali osservazioni…
            [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Butindaro_masson_MeG.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» (http://www.puntoacroce.altervista.org) e su altri associati ad esso.




sabato 3 agosto 2013

Butindaro, la massoneria e il fango



BUTINDARO, LA MASSONERIA E IL FANGO

1. E ORA SAREI ANCHE UN MASSONE!?
     Voglio parlarvi di un oscuro personaggio di Acilia, un certo Giacinto Butindaro, un «senza chiesa», senza arte e né parte, che ha trovato la sua vocazione a gettare discredito su tutto e tutti, stravolgendo il pensiero altrui e gettando sul suo prossimo solo fango e maldicenza.
     A tutte le colpe, che ha accumulato sul suo capo, gettando con protervia infamia su chi «è più giusto di lui» (cfr. Ab 1,13), ha aggiunto anche quella di associare il mio nome alla massoneria! Qui mostra tutta la sua mania e follia. Pur di discreditare il suo prossimo, s’inventa ciò, che non esiste, e fa carte false.
     Alla fine di un suo scritto, dopo aver citato uno scritto di Edoardo Piacentini e uno mio, afferma: «Questo conferma che il pensiero massonico ormai è presente un po’ fra tutti gli Evangelici, sia essi antipentecostali come Nicola Martella, che pentecostali come Edoardo Piacentini. Parlo di pensiero massonico perché questa lotta per la libertà religiosa è una parte fondamentale della filosofia massonica e che la Massoneria diffonde tramite tutti quegli Evangelici che sono massoni…» (fonte; grassetto redazionale). Poi parla della diffusione di questi ultimi di «eresie di perdizione» e sarebbero «colpevoli di partecipare ad una opera infruttuosa delle tenebre che però è ben accetta alla Massoneria».
     Meraviglia sentire cose del genere legate al mio nome e vedermi associato a persone come il senatore valdese Lucio Malan, Alessandro Iovino delle A.D.I. e altri, che non ho mai incontrati e con cui non ho mai avuto nulla a che fare. Poi continua a parlare di «questo spirito massonico presente in ambito evangelico». Si legga il resto del delirio, che porta il titolo «Nicola Martella ed Edoardo Piacentini uniti nella lotta a favore della libertà religiosa per tutti».

2. CHE COSA PENSO DELLA MASSONERIA?
     ■ Faccio notare che descrivo e denuncio le fonti occulte della massoneria alla luce della Scrittura nella mia opera La lieve danza delle tenebre; si vedano qui gli articoli «Misteri, gnosi e massoneria», pp. 203-214; «Esoterismo, satanismo e Bibbia», pp. 367-372; «Misteri, gnosi, immortalità e Bibbia», pp. 373-388.

     ■ Parlo dell’esoterismo di varia specie, quindi anche legato alla massoneria, anche nella mia seguente opera: Dizionario delle medicine alternative, Malattia e guarigione 2; cfr. qui p. 295 (Massoneria) e gli articoli ivi menzionati.

     ■ Si vedano inoltre sul mio sito nella rubrica «Massoneria» i seguenti articoli:
Massoneria e cristianesimo? Parliamone {Nicola Martella} (T)
Massoneria e protestanti? {Nicola Martella} (T)

Questo è l’inizio dell’articolo. Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: 3. La libertà religiosa è cosa da massoneria?; 4. L’accanimento del denigratore; 5. Aspetti conclusivi.
            [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Butindaro_masson_Oc.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}



ATTENZIONE! Questo articolo ha un carattere specialistico e non è per tutti. Per favore, non intervenire se, dopo aver letto l’intero articolo sul sito, ti rendi conto che ti manca la necessaria competenza in merito!