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martedì 27 gennaio 2015

Una generazione nella Bibbia



UNA GENERAZIONE NELLA BIBBIA

UN LETTORE MI HA SCRITTO QUANTO SEGUE: Fratello Nicola, quanto è lunga una generazione nella Bibbia? {Salvo Fazio; 19-11-2014}

AD ASPETTI RILEVANTI DI TALI QUESTIONI RISPONDO COME SEGUE:

1. LO STUDIO ODIERNO DELLE GENEALOGIE
     Per gli esperti di genealogie e alberi genealogici contemporanei, una generazione dura in media 25 anni, se si va dalla nascita di un genitore alla nascita di suo figlio. Tuttavia, ciò dipende dal tempo e dalle circostanze. In tempi, in cui le aspettative di vita erano minori, ci si sposava prima e la lunghezza di una generazione era probabilmente più vicina ai 20 anni. Le convenzioni sociali potevano alzare alquanto l’età dei maschi, prescrivendo loro a quali condizioni potessero sposarsi (p.es. indipendenza sociale e sicurezza economica). Vediamo anche che oggigiorno alcuni procreano sempre più tardi, anteponendo la carriera e la realizzazione personale ai figli. I genealogisti ammettono che «le generazioni possono in effetti essere più lunghe rispetto a ciò che le stime hanno indicato finora… più lunghe rispetto all’intervallo di 25 anni da sempre utilizzato per convenzione. La generazione maschile è più lunga di almeno un terzo… […] A conclusione degli studi in Quebec e in Islanda, Helagason e i colleghi ritengono quindi matematicamente più corretto stimare la linea generazionale femminile con intervalli di 30 anni e quella maschile con intervalli di 35 anni» (www.ancestry.it; grassetto nostro).

2. STUDIANDO LE GENEALOGIE BIBLICHE [sul sito]
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Generazion_BB_MT_AT.htm] SOLO DOPO AVER LETTO L’INTERO SCRITTO SUL SITO, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso.

 

*** Discuti questo tema qui o sulla mia pagina di "Facebook": https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/una-generazione-nella-bibbia/10153106551022990

venerdì 24 ottobre 2014

Come risponde Dio al credente?

COME RISPONDE DIO AL CREDENTE?

1. DOMANDE E RISPOSTE
     Ognuno di noi ha tante domande. Alcune sono quelle classiche: «Chi sono? Da dove vengo? Perché vivo? Dove andrò? Che sarà di me?». Altre domande sono specifiche alla nostra condizione del momento, alla nostra natura e alla contingenza. 



Abbiamo un Dio che risponde. Il Dio vivente risponde specialmente mediante la sua Parola. Egli risponde mediante la sua Parola a coloro, che lo cercano in verità e in sincerità. 
 
2. QUANDO COMPRENDERE DIO È UN PROBLEMA
     Perché allora non capiamo delle volte ciò, che Dio ci dice mediante le sacre Scritture? A volte il peccato o l’incredulità crea come un velo, che ci impedisce di vedere ciò, che Dio vuole dirci. Paolo, parlando dei figli d’Israele, affermò: «Le loro menti furono rese ottuse; infatti, sino al giorno d’oggi, quando leggono l’antico patto, lo stesso velo rimane, senza essere rimosso, perché è in Cristo che esso è abolito. Ma fino a oggi, quando si legge Mosè, un velo rimane steso sul loro cuore; però quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso» (2 Corinzi 3,14ss).
     Un altro motivo, perché non capiamo le Scritture, è dovuto al filtro ideologico delle tradizioni e delle convenzioni culturali, con cui ci si accosta ad esse. Gesù, rispondendo ai Sadducei, membri della fazione sacerdotale e liberista, che non credevano alla risurrezione, disse loro: «Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio» (Matteo 22,29). Anche ai Farisei, membri della fazione massimalista, che era molto attaccata alle tradizioni, Gesù disse: «E avete annullato la parola di Dio a motivo della vostra tradizione. Ipocriti!» (Matteo 15,5s; cfr. vv. 8s; Mc 7,13).
     Un altro motivo, perché non capiamo Dio mediante le Scritture, è dato dal fatto che non siamo disposti a metterla in pratica. «Siate esecutori della Parola e non soltanto uditori, illudendo voi stessi. Perché, se uno è uditore della Parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; e quando si è guardato, se ne va, e subito dimentica com’era» (Gcm 1,22ss; cfr. vv. 25s; cfr. Mt 7,24-27 casa sulla roccia e casa sulla sabbia).

Sul sito si trovano anche i seguenti punti: 3. Domande di lavoro; 4. Per l’approfondimento biblico.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Dio_risponde_S23.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati ad esso.

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mercoledì 30 aprile 2014

Minatori della Parola di Dio



MINATORI DELLA PAROLA DI DIO

1. DIO CI VUOLE MINATORI DELLA SCRITTURA: Dio ci vuole «minatori» della sua Parola. Egli vuole che non rimaniamo in superficie, ma che scaviamo in essa le pietre preziose della fede, i diamanti della sua grazia, i metalli preziosi dei suoi insegnamenti, i tesori della sapienza divina. Quanta gioia ha un minatore, dopo tanti sacrifici nello scavare, quando trova il filone giusto, che lo renderà ricco. Similmente è per chi studia seriamente la Parola di Dio, ossia la Bibbia.
     Nell’antico patto è scritto quanto segue riguardo alla sapienza di Dio: «Se la cerchi come l’argento e ti dai a scavarla come un tesoro, allora intenderai il timor dell’Eterno, e troverai la conoscenza di Dio» (Pr 2,4s). Nel nuovo patto è scritto: «In Cristo sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza» (Colossesi 2,3). Quindi, la sfida è di scoprirli nella sacra Scrittura.
[…]


5. ASPETTI CONCLUSIVI: Mi auguro che tu sia un buon «minatore della Scrittura», che provi quella gioia di scoprire ogni giorno i tesori nascosti nella Parola di Dio e che tu sia in grado di portarli alla luce, per arricchire prima te stesso e poi gli altri. È scritto: «Dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,21). Spero vivamente che il tuo tesoro sia nella Bibbia e che tu lo apra ogni giorno, per tirarne fuori le ricchezze, su cui meditare giorno e notte (Sal 1,2; 63,6; 77,6; 119,148), per poi riuscire nella vita (Gs 1,8).

Sul sito si trovano anche i seguenti punti: 2. Spirito Santo e Scrittura; 3. Scrittura e discernimento; 4. La Scrittura abilita al servizio.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Minator_Parola_MT_AT.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
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mercoledì 2 aprile 2014

Dubbi sulla Parola di Dio



DUBBI SULLA PAROLA DI DIO

1. ENTRIAMO IN TEMA (Nicola Martella): Fiorina Pistone ha fatto un lungo cammino col Signore, il quale l’ha illuminata passo per passo con la sua sacra Scrittura, a seconda della sua disponibilità di accettarla come «Parola di Dio». La gestazione è stata lunga ed è stata opera di Dio; io mi sono limitato a dare consigli scritturali, quando lei me li ha chiesti. Quando Fiorina sperimentò la rigenerazione, Dio le diede molte certezze. La buona pianta rischiava però di essere soffocata dalle zizzanie, seminate dal maligno. Parlando con lei, per certi tratti mi sembrava come uno di quei «bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore» (Ef 4,14). L’obiettivo era però giungere «alla piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini maturi, all’altezza della statura perfetta di Cristo» (v. 13).
     Uno degli ostacoli maggiori è stato il suo cerebralismo critico, il suo intellettualismo «cervellotico» o, come si esprimeva Lutero: la «ragione prostituta», ossia quella che, senza Dio, seduce e aggioga l’uomo alla sua logica limitata, facendolo sentire il metro di misura di tutto. Alla fine di tale subdolo processo, l’uomo si crea un «Dio» a propria immagine e somiglianza. Partire da lì e arrivare al Dio vivente, alla cui somiglianza l’uomo è stato creato, per il credente può essere un lungo, insidioso e tormentato cammino, alla cui fine solo, quando si accetta la disciplina di Dio, c’è il «pacifico frutto di giustizia» (Eb 12,11) presso il Signore, nelle braccia finalmente si riposa fiduciosi. Per conoscere Dio Padre, ci vuole una rivelazione da parte del Figlio (Mt 11,27). È presso di Lui che finisce ogni travaglio e oppressione, anche mentale; prendendo il suo giogo (= signoria) dolce e leggero, si ottiene riposo alla propria psychḗ (vv. 28s).

Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: 2. Alcune premesse; 3. La testimonianza; 4. Aspetti conclusivi.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Dubbi_Parola_R56.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso.
 


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mercoledì 4 settembre 2013

La strumentalizzazione di 2 Pietro 1,20s



LA STRUMENTALIZZAZIONE DI 2 PIETRO 1,20S

In 2 Pietro 1,20 la traduzione detta CEI riporta a senso che «nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione», suggerendo che qui si tratti dell’interpretazione delle sacre Scritture e che essa debba essere esercitata solo da un magistero centrale.
     Per capire questo testo, bisogna comprendere che nel testo greco non si legge «scrittura profetica» (gr. profētik graf; cfr. 2 Pt 1,19 profētikós lógos «parola profetica»), ma profēteía grafẽs «profezia della Scrittura». Inoltre, il termine greco profēteía intende semplicemente «proclamazione» (ispirata), sia quella dei predicatori dell’AT (profeti), sia quella di Gesù, sia quella degli apostoli e degli altri autorevoli credenti del NT, la quale poi fu messa per iscritto e ci fu tramandata.
            È stata richiesta una mia opinione sulle traduzioni. Non si comprende come la forma verbale ghínetai (pres. ind. med. 3a sg.) di ghínomai «divenire, diventare, accadere, sorgere, apparire» possa essere stata tradotto con «va soggetta a», stravolgendo l’intero significato del brano; lo stesso vale per la cosiddetta Nuova Diodati, che riporta «è soggetta a», mostrano una chiara dipendenza dalla CEI. Similmente i revisori rispettivamente della Riveduta e della Nuova Riveduta dovrebbero spiegare sufficientemente da dove proviene tale «procede da» o «proviene da». […]
     Ecco la mia traduzione letterale e radicale di 2 Pietro 1,20s dal greco: «…sapendo questo, prima di tutto, che nessuna proclamazione della Scrittura sorge da spiegazione propria. [21] Infatti, la proclamazione non fu mai prodotta da volere d’uomo; ma uomini condotti dallo Spirito Santo parlarono da parte di Dio». […]

Qui ci sono solo alcuni brani dello scritto, il resto segue sul sito
            [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-2-Pietro-1_20s_EdF.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
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giovedì 30 maggio 2013

Esiste il termine «nipoti» nella Bibbia?

ESISTE IL TERMINE «NIPOTI» NELLA BIBBIA?

1. LE QUESTIONI: Avevo lanciato una piccola sfida alla ricerca, scrivendo: Lo sapevi che nel testo ebraico dell’AT e in quello greco del NT manca un termine per «nipote»? Eppure nelle nostre Bibbie compare due volte. Come mai?.
     Avevo, quindi, rimandato nelle «Curiosità bibliche» al lemma «Mancano nella Bibbia», dove avevo messo delle informazioni in merito, appena aggiornate. Le riporto qui di seguito:

L’ebraico e il greco della Bibbia non hanno un termine per nipote, ma si usava «figlio /a» nel senso di «figlio /a del figlio o della figlia» (cfr. 2 Sm 19,24 TM Mefibošet, figlio di Saul, LXX [v. 25] figlio di Gionathan, figlio di Saul; 2 Re 8,26 [TM e LXX] Athalja, figlia di Omri). Per questo l’autore della lettera agli Ebrei dovette usare la macchinosa espressione «figlio della figlia di Faraone» (Eb 11,24). [Legenda: TM = Testo Masoretico (AT ebraico); LXX = Settanta (AT greco)]

Due lettori mi hanno posto le seguenti questioni, dandomi una forte provocazione sul termine «nipoti».
     ■ In Giobbe 18,19 e 1 Timoteo 5,4 compare «nipote». Per l’ebraico non era in uso, o meglio veniva altrimenti specificato. Per il greco, ekgona è un termine generico, che indica discendenti. Mi piace Nicola, perché ci sprona a consultare traduzioni interlineari, dizionari e commentari. Comunque, fratello caro, come mai si preferisce una lezione piuttosto che un’altra? Perché le traduzioni in Timoteo hanno ekgonos «nipote»? Le traduzioni contemporanee si fondano o si basano anche sulle traduzioni del passato? {Pietro Calenzo; 26-05-2013}

     ■ Grazie, caro fratello Nicola, concordo appieno con ciò, che ha scritto il fratello Pietro, perché la curiosità ci spinge a ricercare e studiare. Ma, a questo punto, poiché a me ogni aggiunta fa sempre venire in mente una mancanza di riguardo nei confronti di Dio e anche perché la mia curiosità è stata stimolata, per quale motivo aggiungere termini mancanti negli originali? {Rita Fabi; 26-05-2013}

Certo, lì per lì sono rimasto perplesso e, provocato, mi sono messo al lavoro. Possibile che abbia trascurato tale termine plurale? Possibile che mi sia sbagliato e che nell’ebraico e nel greco della Bibbia ci sia un termine specifico per «nipote»?

Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: 2. Le risposte: 2.1. Entriamo in tema; 2.2. I nipoti nella Bibbia (brani: ● Gn 21,23; Gb 18,19; Is 14,22; ● Gdc 12,14; 1 Cr 8,39; ● 1 Tm 5,4); 3. Aspetti conclusivi.
            [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Nipoti_BB_MT_AT.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


 

lunedì 23 agosto 2010

Traduzioni della Bibbia fra competenze e metodo? Parliamone 24-08-10

TRADUZIONI DELLA BIBBIA FRA COMPETENZE E METODO? PARLIAMONE

Per le questioni, da cui è nato questo tema di discussione, rimandiamo all’articolo «Traduzioni della Bibbia fra competenze e metodo» e alle tesi di Eliseo Paterniti.
     Non si può che essere grati a Dio che esistano varie traduzioni e parafrasi della Bibbia in italiano. Alcune usano soltanto il «Textus Receptus», ossia il «testo accertato» messo insieme al tempo di Erasmo di Rotterdam, partendo dai manoscritti allora a disposizione; specialmente la vecchia Diodati, la King James, la Riveduta e la Nuova Diodati si ispirano a tale testo. La Nuova Diodati sembra proprio la King James italianizzata, anche nei limiti. Le traduzioni cattoliche sono state fatte perlopiù sul testo della latina Vulgata. La Nuova Riveduta, oltre a contenere i difetti della vecchia Riveduta, ne ha aggiunto dei nuovi; chiaramente ha anche delle buone novità (p.es. aver tradotto il presente continuo «non pecca» con «non vive nel peccato» in 1 Gv).
     Le questioni si trovano, grazie a Dio, nei dettagli; ciò significa che ognuna di tali Bibbie è buona per il culto e l’edificazione. I dettagli sono, invece, importanti per chi studia la Bibbia; inoltre, essi possono indurre a formulare convincimenti sani o deleteri dagli effetti imprevedibili. (Continua nel primo contributo.) Perciò, il mio consiglio è che chi voglia studiare seriamente la Bibbia, ma non può attingere ai testi nelle lingue originali, si munisca di una schiera di traduzioni differenti e consulti attendibili e fedeli commentari esegetici. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/T1-Trad-BB_comp_metod_Lv.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Piero Zanca visto da un testimone oculare: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-PZanca_teste-ocula_EnB.htm
■ Traduzioni della Bibbia fra competenze e metodo: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Trad-BB_comp_metod_MT_AT.htm
Spiriti religiosi e canali sensitivi (Aspetti generali e interrogativi per un filmato con Pietro Zanca): http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Spir-relig_canal-sens_Car.htm