LA
STRUMENTALIZZAZIONE DI 2 PIETRO 1,20S
In 2 Pietro 1,20 la
traduzione detta CEI riporta a senso
che «nessuna
scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione», suggerendo che qui si tratti dell’interpretazione delle
sacre Scritture e che essa debba essere esercitata solo da un magistero
centrale.
Per capire questo testo, bisogna
comprendere che nel testo greco non si legge «scrittura profetica» (gr. profētikḗ
grafḗ; cfr. 2 Pt 1,19 profētikós lógos «parola profetica»), ma profēteía
grafẽs «profezia
della Scrittura». Inoltre, il termine greco profēteía intende semplicemente
«proclamazione» (ispirata), sia quella dei predicatori dell’AT (profeti), sia
quella di Gesù, sia quella degli apostoli e degli altri autorevoli credenti del
NT, la quale poi fu messa per iscritto e ci fu tramandata.
È stata richiesta una mia opinione
sulle traduzioni. Non si comprende come la forma verbale ghínetai (pres. ind. med.
3a sg.) di ghínomai «divenire, diventare, accadere, sorgere, apparire» possa
essere stata tradotto con «va soggetta a»,
stravolgendo l’intero significato del brano; lo stesso vale per la cosiddetta
Nuova Diodati, che riporta «è soggetta a», mostrano una chiara
dipendenza dalla CEI. Similmente i revisori rispettivamente della Riveduta e
della Nuova Riveduta dovrebbero spiegare sufficientemente da dove proviene tale
«procede da» o «proviene da». […]
Ecco la mia traduzione letterale e radicale di 2 Pietro 1,20s dal greco: «…sapendo questo, prima di tutto, che nessuna
proclamazione della Scrittura sorge da spiegazione
propria. [21] Infatti, la proclamazione non fu mai prodotta
da volere d’uomo; ma uomini condotti dallo Spirito Santo parlarono da parte di
Dio». […]
Qui ci sono solo alcuni brani dello scritto, il resto segue sul sito…
[CONTINUA LA LETTURA:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-2-Pietro-1_20s_EdF.htm]
Solo dopo aver letto l’intero
scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle
questioni in esso contenute?
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diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito
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