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venerdì 9 ottobre 2015

Obiettivo mancato



OBIETTIVO MANCATO

«Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite,
affinché non scivoliamo oltre» (Ebrei 2,1).

In una traduzione tedesca ho trovato la seguente parafrasi della fine del verso: «...affinché non galleggiamo oltre la meta». Mi è venuta in mente la seguente illustrazione: il naufrago, che galleggia sulla sua zattera, manca l’obiettivo, passandoci davanti alla deriva. Si pensi appunto a un naufrago, che prepara da settimane il suo approdo sulla terraferma nell’estremo punto di una penisola, studiando le stelle e le correnti; ma proprio quando sta per arrivare alla meta, o perché dorme o perché le correnti sono troppo forti, passa davanti alla terraferma e viene trascinato via dalla destinazione, nuovamente nel mare aperto, oltre al punto prefissato. Che tragedia!
     Torniamo al testo biblico. I Giudei, a cui l’autore dell’epistola agli Ebrei scrisse, si mostrarono disposti ad ascoltare l’Evangelo, li affascinò sapere che Gesù era il Messia promesso, tuttavia erano rimasti sulla soglia del nuovo patto e della salvezza, in stallo, attratti parimenti sia da Gesù, sia dal giudaismo d’origine. La preoccupazione dello scrittore era che tali Giudei non si attenessero scrupolosamente alle parole udite, ma che andassero alla deriva rispetto all’obiettivo, perdendosi. Trascurare una salvezza così grande, non avrebbe loro permesso di scampare al giusto giudizio di Dio (vv. 2s).

Domande di lavoro: Prendi qui l’occasione per esaminare le cose con sincerità e verità.
     1. Oltre alle questioni qui affrontate, in quali altri campi, ambiti e settori della vita si può mancare l’obiettivo?
     2. Nella tua vita ci sono questioni esistenziali o di fede, in cui tu non hai raggiunto l’obiettivo, essendoci passato davanti alla deriva? In che cosa e perché?
     3. Conosci persone, che avevano cominciato bene in senso spirituale e morale, ma poi hanno perso la coincidenza nell’importante stazione ferroviaria della loro vita?
     4. Secondo te quali sono i veri motivi perché, almeno in alcune fasi della vita, si scivola oltre o si va fuori strada?
     5. Una volta «deragliati» sul piano morale ed esistenziale si ha sempre una seconda possibilità? Qual è la tua esperienza con te stesso e con gli altri?

LO SCRITTO COMPLETO SI TROVA SUL SITO
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mercoledì 26 agosto 2015

Idealizzare la chiesa di Gerusalemme?



IDEALIZZARE LA CHIESA DI GERUSALEMME?

Ogni tanto mi viene sotto gli occhi uno scritto che idealizza la chiesa di Gerusalemme, ch viene presa come sedicente luminoso modello per un cristianesimo autentico. Che in tale assemblea non tutto era rose e fiori, sfugge a parecchi. L’occasione di questo articolo mi è fornito da uno scritto di Alessio Pancani, in cui non si comprende se riporta le sue convinzioni o quelle di F.E. Marsh, che egli appoggia. Lo riporto così com’è. Le mie osservazioni, che seguono, vanno oltre a questo scritto.

1.  CRISTIANESIMO A CONFRONTO (Alessio Pancani): [► https://www.facebook.com/groups/287768858057968/permalink/516981758470009/]


2.  OSSERVAZIONI E OBIEZIONI (Nicola Martella): Chiaramente anche in tale confronto fra la chiesa di Gerusalemme e il cristianesimo attuale c’è qualcosa di vero. Tuttavia, pensare che l’esperienza gerosolimitana fosse quella nonplusultra, che bisogna assolutamente raggiungere, per essere veramente «biblici», è un abbaglio e un errore. Esperienze storiche non si possono ripetere, mancando le medesime circostanze di partenza. Inoltre, con tale tesi si fa impallidire e si svaluta ogni iniziativa veramente praticabile oggigiorno. A ciò si aggiunga che in qualche modo si suggerisce che i problemi delle chiese odierne siamo soprattutto di carattere economico e che, se se si realizzasse nuovamente tale «cassa comune», tutti i problemi ecclesiali si risolverebbero.
     Lassemblea messianica non si può ridurre alle esperienze temporanee dei credenti giudaici di Gerusalemme. Essi agirono così non per idealismo collettivistico della proprietà, ma perché pensavano che il Messia dovesse arrivare nel giro di mesi, o almeno di pochi anni. Che sarebbe successo, quando le ultime case e gli ultimi poderi fossero stati venduti e il ricavato fosse stato «distribuito a ciascuno, secondo il bisogno»? Tardando il Messia, in effetti tale sistema portò in breve tempo allimpoverimento dellintera chiesa; appena arrivò la carestia, tali credenti giudei ebbero bisogno del sostegno dei credenti gentili (At 11,29s). Paolo e la sua squadra misero in moto una grande organizzazione, che coordinasse la raccolta dei fondi; alcune epistole di Paolo ci parlano di tale impresa e della sua opera di persuasione (Rm 15,25ss.31; 2 Cor 8,1-8; 9,1-15). L’esperimento storico, quantunque nobile, poiché motivato dalla vicina parusia del Signore, divenne fallimentare a tutti gli effetti. Ciò che restò, fu un ideale, che si può realizzare in altro modo.
     Infatti, nelle epistole troviamo altri modelli, che rispettavano la proprietà privata dei credenti (Fil 2,4) e, allo stesso tempo, promuovevano la loro responsabilità verso lopera del Signore, sostenendo i servitori del Signore (Fil 4,10.15s). [Continua sul sito]

[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Idealiz-Gerus_Avv.htm] SOLO DOPO AVER LETTO L’INTERO SCRITTO SUL SITO, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
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mercoledì 28 agosto 2013

Israele secondo la carne e Israele di Dio



ISRAELE SECONDO LA CARNE E ISRAELE DI DIO
Giudei, giudaismi, giudaizzanti fra sionismo e antisemitismo

In questo articolo mi confronto con un lettore su tale tema particolare. Tralascio qui le sue tesi, a cui do risposta. Mi limito a ricordare che bisogna distinguere, per capire. Perciò, fra altre cose, elenco seguenti distinzioni necessarie riguardo a ciò, che s’intende per «Israele».
     L’Israele storico (Stato e teocrazia): Esso finì con la deportazione babilonese, non fu mai più costituito e sarà compito del Messia ricostruirlo alla fine dei tempi.
     ■ Il «residuo santo», che portò avanti le promesse di Dio, la testimonianza e l’ubbidienza a Lui all’interno a una massa infedele e spesso apostata (cfr. Esd 9,15; Is 10,22; 1 Re 19,18).
     ■ Al tempo del NT la decisione a favore o contro Gesù quale Messia spaccò di fatto il giudaismo in due parti: il giudaismo storico (o rabbinico), che rifiutò Gesù quale Messia, e «l’Israele di Dio» (Gal 6,16), ossia il «resto fedele» che riconobbe in Gesù il Messia-Re promesso.
     ■ Attualmente esiste l’Israele ideale, oggetto di promesse escatologiche (Rm 11,26-29), e l’Israele reale, oggi lontano dalla salvezza e dall’Evangelo (v. 28). Il giudaismo attuale è pieno di tutto e del contrario di tutto (ultra-ortodossi, liberali, monoteisti, atei, agnostici, affaristi, massoni, pacifisti, sionisti, antisionisti, onesti e disonesti, rabbini omosessuali, artisti blasfemi, eccetera).
     ■ Bisogna anche distinguere lo Stato d’Israele dai suoi governi.
     ■ Bisogna distinguere tra ciò, che farà un giorno il Messia con Israele (predizioni escatologiche), da ciò, che esso è attualmente.
     ■ «L’Israele di Dio» è attualmente riconoscibile nel «cristianesimo giudaico» (impropriamente detto «giudaismo messianico»). Bisogna distinguere qui diverse posizioni, per non fare confusione: 1. I cristiani giudaici moderati; 2. I sionisti confondono l’Israele ideale ed escatologico con l’attuale Israele e addirittura con l’attuale Stato d’Israele; 3. I «giudei cristiani» giudaizzanti pretendono la restaurazione degli usi e costumi giudaici in tutto il cristianesimo (cfr. già At 15,1.5); 4. I «giudei cristiani» anti-talmudici e anti-sionisti, che si pongono quindi in modo critico verso il Talmud e verso il sionismo.
     ■ Infine esistono vari gruppi di «amici per Israele». Essi ricalcano le varie posizioni esposte nel punto precedente.

Oltre a combattere la giudaizzazione del cristianesimo e il sionismo politico, bisogna prendere le distanze anche dalle seguenti tendenze: 1. la cosiddetta «teologia della sostituzione», secondo cui la chiesa avrebbe sostituito in tutto Israele; 2. l’antisemitismo in tutte le sue forme, essendo un razzismo pericoloso e pernicioso.
     Questo è un breve sunto di alcune questioni rilevanti dell’articolo.

     Qui abbiamo riportato solo alcuni brani dello scritto, il resto segue sul sito
            [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Israele_carne_di-Dio_R34.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati ad esso.


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domenica 21 ottobre 2012

Le sedicenti tribù disperse d’Israele? Parliamone



LE SEDICENTI TRIBÙ DISPERSE D’ISRAELE? PARLIAMONE

L’opinione, secondo cui le cosiddette «dieci tribù disperse» d’Israele siano il popolo degli Sciti e, quindi, gli Scandinavi, gli Anglosassoni e tutte le nazioni da essi derivate, non è una questione marginale per alcuni gruppi particolari, ma è, anzi, abbastanza diffusa in certi settori del cristianesimo, sia gentile sia giudaico. Esemplarmente cito dal sito di un gruppo, che si chiama «Christian Assemblies International», il quale pensa che l’eredità culturale degli Inglesi (e del loro impero britannico) sia il retaggio della loro provenienza genetica dal popolo d’Israele.
     «L’Associazione del Popolo Patto [The Association of the Covenant People] nutre la convinzione che i popoli anglo-sassoni, celtici, scandinavi e affini sono gli Israeliti della Bibbia. A causa della loro derivazione israelitica, essi sono gli eredi sia delle benedizioni sia degli obblighi, che Dio ha dato ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe».
     Nel 1919 fu addirittura fondata una «British Israel World Federation (BIWF)» (Federazione mondiale dell’Israele britannico), con l’obiettivo di diffondere il cristianesimo tra il cosiddetto «popolo dell’alleanza», ossia tra gli Anglosassoni, che sono considerati un «Israele nazionale» e che hanno colonizzato intere aree del mondo (USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, ecc.). Di tale organizzazione esistono quindi anche rami nazionali, come ad esempio quello canadese.
     Come si vede, non è una questione marginale. Nel 19° secolo tali idee trovarono una certa diffusione in vari settori del cristianesimo. Tali idee si sono mantenute fino ad oggi negli scritti di vari fondatori di movimenti e nelle opere di escatologia speculativa di vari autori.
     Va da sé che tale concezione abbia anche tratti razziali, poiché identifica «l’Israele nazionale» con i popoli nord-europei, quindi con i bianchi, e con l’impero britannico. Non meraviglia che in tale strumentalizzazione d’Israele e della benedizione di Dio ad Abramo venga vista una giustificazione per la colonizzazione degli Inglesi di vaste aree del mondo mediante l’impero britannico. Non meraviglia neppure che tale concezione possa dare man forte a gruppi razzisti simili al «Ku Klux Klan», che fa della differenza razziale e della superiorità della razza bianca il suo punto di forza (il KKK strumentalizza Gn 9,24-27 e ne abusa); tengo a precisare che l’ideologia dell’«Israele nazionale» e quella del KKK non sono coincidenti.
     Qui di seguito discutiamo l’articolo «Le sedicenti tribù disperse d’Israele.

Sul sito seguono i contributi dei lettori e le mie eventuali osservazioni…
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Rel/T1-Tribu_disperse_Israele_MT_AT.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


giovedì 18 ottobre 2012

Le sedicenti tribù disperse d’Israele



LE SEDICENTI TRIBÙ DISPERSE D’ISRAELE

1.  ENTRIAMO IN TEMA

1.1.  I LUOGHI COMUNI: Uno dei luoghi comuni, che si sentono e leggono in giro, è proprio quello della sedicente perdita delle dieci tribù del regno del nord (Efraim o Israele), che furono deportate nella cattività assira intorno al 722 a.C. Si afferma che, dopo la deportazione dei Giudei in Babilonia (586 a.C.), solo questi ultimi sarebbero tornati in Patria. Si sono creati vari «misteri» intorno alla presunta perdita delle tribù del regno del nord. Tale subdola convenzione ha alimentato la fantasia di romanzi escatologici e fantascientifici. Leggendo in giro, gli uni identificano tali Ebrei persi e dispersi con i Mudjahidin dell'Afganistan, altri con specifiche tribù dai particolari usi e costumi, come gli Sciti. Alcuni vogliono identificarli con le popolazioni del nord Europa, particolarmente con gli Scandinavi e con gli Anglosassoni, specificatamente con gli Inglesi e gli Irlandesi e, perciò, con le popolazioni europee immigrate negli Stati Uniti, nel Canada, nell’Australia e nella Nuova Zelanda. Non manca neppure chi identifica tali Ebrei dispersi addirittura con gli Italiani, eredi degli antichi Romani. E chi più ne ha, più ne metta.

1.2.  LA QUESTIONE: La storia delle 10 tribù d’Israele, disperse in Assiria, ritorna di frequente negli scritti dei gruppi giudaico-messinici, e questa è una cosa che vorrei capire meglio, perché nel sito «imninalu» è uno dei punti fondamentali, su cui l’autore ritorna ben volentieri a sottolineare la «purezza dottrinale» della Casa di Giuda rispetto alla Casa d’Israele, che comunque deve essere ancora tratta dalle nazioni. La Casa di Giuda, invece, grazie all’assurdo assunto di una sua «continua» fedeltà alla Legge, sussisterebbe tutt’oggi e sarebbe pronta a riunirsi alla Casa consorella. In questo intreccio di termini tra Casa, Popolo e Tribù, che noi mischiamo spesso, tale autore invece ne sottolinea le distinzioni, su cui poi costruisce la relativa credenza. {B. C.; 22 gennaio 2009}

Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: 2. Le risposte; 2.1. Giuda più fedele di Efraim?; 2.2. Le tribù d’Israele erano veramente perse?; 2.3. La situazione al tempo del NT; 3. Aspetti conclusivi.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Rel/A1-Tribu_disperse_Israele_R56.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


venerdì 16 marzo 2012

Cesura dal giudaismo marcato dal genitivo «dei Giudei»


CESURA DAL GIUDAISMO MARCATO DAL GENITIVO «DEI GIUDEI»

Un lettore mi ha scritto: Nicola, ti sottopongo una questione, sulla quale stavo riflettendo. Studiando il vangelo di Giovanni, mi sono accorto che ricorrono espressioni del tipo «la pasqua dei Giudei» (2,13; 11,55) e «una festa dei Giudei» (5,1). Mi stavo chiedendo come mai questo accento sui «Giudei». L’intento dell’evangelista appare quasi polemico, come a voler sottolineare che i Giudei (intesi come abitanti della Giudea), pur rispettando le feste comandate dalla legge, non riconoscevano Gesù, la luce che era venuta ad abitare tra di loro (proprio in casa sua!), mentre altrove, ad esempio in Galilea, diversi credevano in Gesù!? Se non c’è un intento polemico, perché sottolineare che tale feste erano «dei Giudei»? Tu cosa ne pensi? {O. S.}
     Dopo la mia proposta di aprire un tema sull’argomento, il mio interlocutore ha continuato a chiedere: Resta inteso che la mia è una domanda, non una affermazione, ovvero io al momento non ho una convinzione precisa in merito, ma sto cercando di capire. Mi chiedo perché non la Pasqua e basta? La Pasqua era per tutti, compresi Galilei, ecc., eppure l’accento viene messo sui Giudei. Mi chiedo perché. Grazie mille.

Seguono i seguenti punti della mia risposta: 1. Le questioni di base; 2. Il valore teologico di tale genitivo; 3. Approfondimenti: Vecchie feste e nuovi significati; 4. Perché «dei Giudei» soltanto?
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Giudei_cesura_Avv.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


lunedì 21 febbraio 2011

Fantasia mitologica d’un giudaizzante antitrinitario


FANTASIA MITOLOGICA D’UN GIUDAIZZANTE ANTITRINITARIO

Che cosa hanno a che fare cartoni animati giapponesi come «Sailor Moon», «Final Fantasy», «Anime & Manga», «Angel saturnplanet» e simili, tutti ripieni di elementi magici, esoterici e mitologici, col sito giudaizzante e antitrinitario «regnomessianico.it»? Apparentemente nulla; ma le apparenze ingannano. Sembra che nella vita di certe persone i miti esoterici giapponesi e le «favole giudaiche» (Tt 1,14) siano più vicini di quanto si possa credere.
            Quella che segue è una storia piena di sotterfugi, finte, dissimulazioni e menzogne. L'aiuto dello Spirito di Dio e una paziente e una profonda ricerca investigativa mi hanno messo sulle vere tracce di un dissimulatore, che oggi è un militante giudaizzante antitrinitario, che si accredita volentieri come evangelico o tra gli evangelici, per propagare la sua attuale convinzione, secondo cui Gesù era soltanto un rabbino ebreo e niente di più. Il lettore rimarrà avvinto da questo articolo, come se stesse leggendo un romanzo investigativo. Alla fine la verità sarà molto diversa da quanto si credeva all'inizio.
     Poiché sono passati vari anni dalla stesura originaria, può darsi che qualche pagina esterna non esista più, come spesso succede in Internet. I fatti, però, sono reali e documentabili.
     Tutto era cominciato con una singolare richiesta. Un lettore mi aveva mandato un’e-mail dal titolo «Perplessità per un sito messianico». Ecco il testo qui di seguito. «Salve, sono un credente evangelico. La scorsa settimana navigando su internet, ho trovato un sito messianico. Spinto dalla curiosità ho incominciato a leggerlo e adesso mi ritrovo con molti dubbi. Infatti, loro credono che Gesù non sia Dio e i loro ragionamenti sono molto persuasivi. Mi piacerebbe se lei pubblicasse una confutazione al messaggio annunciato da questo sito, come ha fatto altre volte per altri siti. Io trovo che lei sia una persona colta, e sono sicuro che avrà una buona risposta per tutte le cose, che loro dicono. Il sito in questione è questo: Regno messianico [www.regnomessianico.it/]. Io sono scritto alla sua mailing list, quindi quando pubblicherà la confutazione, mi dovrebbe arrivare l’e-mail con l’avviso, giusto? Grazie di tutto. Dio la benedica!». [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Fant-mitol_giudaiz-anti3_Sh.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

giovedì 6 gennaio 2011

Pericolosa ingenuità ideologica sulla Shoah


PERICOLOSA INGENUITÀ IDEOLOGICA SULLA SHOAH

In un aforisma dal titolo «Ingenuità ideologica», presente sul mio sito, ho scritto: «È incredibile come certi credenti, senza sufficienti discernimento (storico, teologico, dottrinale, ecc.), senso critico e capacità di analisi oggettiva, siano disposti a salire su certi carrozzoni ideologici e diventare replicanti di falsità e portavoce di demagoghi, ostili al cristianesimo stesso!».
     Nella mia opera «Escatologia fra legittimità e abuso» (Escatologia 2) ho affrontato le strumentalizzazioni politiche legate alle escatologie, trattando tra altre cose specialmente «L’escatologia marxista» (pp. 272-277) e «L’escatologia nazista» (pp. 278-284). Rimando a quest’ultimo articolo per approfondire l’ideologia e la genesi del nazi-fascismo.
     Tale massima si adatta a quei credenti che, abbeverandosi a fonti torbide della propaganda revisionista della Shoà, affermano che l’olocausto degli Ebrei (e di altri gruppi) per mano nazista non ci sia mai stato. In ciò si pongono nella stessa barca con personaggi e movimenti anticristiani quali i seguenti: i razzisti del Ku Klux Klan, i neo-nazisti, movimenti di estrema destra, occultisti e satanisti, gli estremisti islamici e Mahmoud Ahmedinejad, il presidente dell’Iran.
     Si può non essere d’accordo con le scelte del governo israeliano, ma quando i cristiani salgono sul carrozzone del revisionismo storico, creano danni alla verità, si rendono complici delle macchinazioni di oscure ideologie e perdono la credibilità cristiana di chi dovrebbe annunciare la verità che rende liberi (Giovanni 8,32).
     Visto che il lettore del primo contributo fa riferimento a dei link specifici, rimando a loro. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Rel/T1-Ideolog_Shoah_Sh.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

mercoledì 15 dicembre 2010

Rimboscare Israele


RIMBOSCARE ISRAELE

Ho ricevuto una lettera elettronica dalla segreteria della «Facoltà Pentecostale di Scienze Religiose» dal titolo «Solidarietà a Israele urgente» firmata dalla prof.ssa Edda Fogarollo. Essa conteneva degli allegati: una presentazione PowerPoint fatta in Israele e una sua lettera più estesa. Riporto i testi, formattandoli opportunamente ed evidenziando alcuni concetti in grassetto, che tratterò sotto. Ecco dapprima il testo di base:
            «Comunicazione urgente: È triste quanto sta accadendo a Israele, e il terribile incendio del Carmelo, che ha messo a dura prova tutto il popolo, ha fatto nascere in me il desidero di aiutare Israele al rimboschimento del monte di Elia.
            Ho contattato l’associazione ebraica KKL Italia, la quale ha curato da oltre un secolo l’ambiente naturale di Eretz Israel, e mi ha autorizzata a promuovere iniziative di sostegno in Italia.
            Mi piacerebbe portare a conoscenza dei colleghi e degli studenti che per aiutare Israele, basta un piccolo click. Allego anche un file di foto dell’incendio».
            Seguono una lettera più nutrita di Edda Fogarollo e le mie osservazioni e obiezioni. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Rel/A1-Rimboscare_Israele_Sh.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

■ Discuti questo tema qui o su «Punto°A°Croce»: http://www.facebook.com/notes/puntoacroce/rimboscare-israele/10150099121362990
■ Discuti questo tema su «Diakrisis»: http://www.facebook.com/topic.php?uid=142924442405050&topic=868

venerdì 3 settembre 2010

Gesù, un Giudeo allineato o anticonformista? 04-09-10

GESÙ, UN GIUDEO ALLINEATO O ANTICONFORMISTA?

Nel passato il giudaismo storico vedeva in Gesù di Nazaret l’eretico, il traditore della tradizione e quant’altro di negativo (cfr. il Talmud). Negli ultimi decenni del 20° secolo, alcuni rabbini e studiosi giudaici (p.es. Ben Chorin) cambiarono approccio e, recuperando Gesù nel giudaismo, dicevano ai cristiani all’incirca questo: «Voi non potete capire veramente Gesù di Nazaret e il suo messaggio, poiché egli è un figlio del giudaismo». In tal modo, cominciarono varie manovre per normalizzare il Gesù storico all’interno del giudaismo come uno dei suoi tanti figli, sebbene un po’ atipico e ribelle. Cavalcando l’onta del criticismo storico, affermavano che Gesù era uno dei tanti rabbini del suo tempo, senza alcuna pretesa di essere il Messia; solo i suoi discepoli lo avrebbero reso tale.
     Nel giudaismo storico si è quindi passati da un rifiuto e denigrazione di Gesù di Nazaret, durate secoli, a un suo «recupero» all’interno del giudaismo; ma ciò ha significato parimenti uno svuotamento di significato dal suo interno e un suo riempimento con elementi conformi al giudaismo del tempo di Gesù o addirittura medievali.
     Gesù era allora allineato o anticonformista? I Giudei cristiani certamente non vogliono svuotare Gesù di Nazaret del suo significato intrinseco di Messia. In parte però vorrebbero «recuperarlo» anche loro nella «normalità» giudaica (quale poi?) del suo tempo: un Gesù allineato alla tradizione dei padri e conformista rispetto alla devozione del tempo.
     Qui di seguito riporto il termine usata da Carlo Caruso per Gesù, ossia Yeshuà (y = i; sh = sci), ricordo però ai lettori che in ebraico è Ješûa` (j = i; š = sci; a` = ǎ + suono gutturale).
    Leggendo l’intervista di Luca Rajna a «Carlo Caruso, il rabbino pastore» (Icn, Edipi) si potrebbe avere proprio questa impressione: Gesù sarebbe stato un Giudeo conformista. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Gesu_allineato_anticonform_OiG.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Traduzioni della Bibbia fra competenze e metodo: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Trad-BB_comp_metod_MT_AT.htm

venerdì 14 maggio 2010

Giudaismo e giudaizzanti 14-05-10

GIUDAISMO E GIUDAIZZANTI

Presentazione del libro: Giampaolo Natale, Giudaismo e giudaizzanti. Le eresie giudaizzanti del primo secolo e della cristianità odierna (Edizioni Lulu, marzo 2010).
    Ho avuto modo di visionare il materiale di Giampaolo Natale fin dalla prima stesura, dando consigli di tipo tecnico e facendogli presente gli articoli, che avevo scritto su tale tema sul mio sito «Fede controcorrente» all’interno della rubrica «Giudaismo». Come mostrano le sue note e la sua bibliografia, egli ha fatto buon uso sia di tali articoli, sia di altra mia letteratura teologica, usando correttezza.
     Oltre a ciò, tale collaborazione è mostrata dal fatto che egli si è reso disponibile a collaborare per alcuni articoli per il mio sito.
Giudaico-messianici ed etero-cristiani {Giampaolo Natale - Nicola Martella} (A)
Israele odierno fra ammirazione e biasimo {Giampaolo Natale - Nicola Martella} (A)
 
Oltre a tali articoli, i suoi contributi qualificati sul tema giudaismo si trovano qui di seguito:
Israele quale «fratello maggiore»? {Nicola Martella} (T)

Infine, compare pure, in appendice a questo suo libro, come segno di collaborazione, un mio articolo: «Falsi maestri giudeo-cristiani fra le chiese del NT» (pp. 167-173).
     Avendo seguito nel tempo tale opera e conoscendone i contenuti, confermo la serietà dell’autore e il rigore della sua ricerca. Chiaramente condivido sia l’analisi storica e teologica, sia le conclusioni.
     Ecco una nota al margine riguardo a Donato Manduzio. Una certa cecità fu quella degli evangelici, i quali non seppero dialogare sufficientemente con lui sulla verità del nuovo patto. Allarmati a causa delle sue tesi, lo marginarono e contribuirono così alla sua radicalizzazione e al suo passaggio nel giudaismo.
     Il mio augurio è che questo libro contribuisca a togliere il velo a quei cristiani, che hanno preso o stanno prendendo una piega giudaizzante, specialmente a coloro che abbracciano singolari miscele fatte di legalismo giudaico e misticismo carismatico.
     La formattazione e il grassetto nei testi, che seguono, sono redazionali.
     Per maggiori dettagli e altro (copertina, anteprima, acquisto) si veda qui alla pagina dell'editore. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Rez/2-Giudaismo_giudaizzanti_Sh.htm] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Lingue bibliche e l’errore dell’etimologia: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Lingue-BB_error_etimol_MT_AT.htm

giovedì 18 febbraio 2010

I Giudaico-Messianici non sono cristiani giudei 19-02-10

I GIUDAICO-MESSIANICI NON SONO CRISTIANI GIUDEI
Luigi Esposito soccorre Andrea Viel

Ho detto già altrove che sta nella sua libertà di Andrea Viel il fatto che abbia abbracciato il giudaismo, sia fuoriuscito dal cristianesimo biblico e che non creda più in Gesù quale il Messia promesso. Il problema di fondo sta nel fatto che egli compare ancora, nel momento in cui questo articolo è stato scritto, nelle liste della «Missione italiana per l’Evangelo» col titolo di «pastore» evangelico. Per coerenza avrebbe dovuto comunicare tale suo cambiamento alla MIE e farsi cancellare. Tale ambiguità mi ha portato a scrivere ultimamente gli articoli «Andrea Viel ha rigettato Gesù quale Messia» e «Dalla luce di Cristo alle tenebre del giudaismo» e a iniziare un tema di discussione in merito.
     Vedo con rincrescimento che il titolo «Giudaico-Messianici» usato da Luigi Esposito e Andrea Viel per designare il proprio gruppo causa ambiguità e fraintendimenti. Diversi lettori pensano a torto che si tratti di un’ennesima sfumatura dei cristiani giudei; la grande confusione nasce dal gatto che questi ultimi si chiamano (e sono chiamati) spesso «Giudei messianici», cosa che è fuorviante, visto che ci sono Giudei non cristiani cha appartengono a movimenti messianici. Nel caso dei «Giudaico-Messianici» di Luigi Esposito e Andrea Viel non si tratta assolutamente di un gruppo di cristiani giudei, ma di ex-cristiani entrati a diverso titolo nel giudaismo storico e confessionale.
     A tale confusione hanno contribuito, volutamente o meno, Dio lo sa, proprio Luigi Esposito e Andrea Viel. Cristiani poco attenti e teologicamente sprovveduti hanno fatto il resto.
     Questo confronto è nato dal fatto che Luigi Esposito ha creduto di dover venire in soccorso ad Andrea Viel, chiarendo la sua / loro posizione. Sebbene egli faccia sorgere più domande di quante risposte dà veramente, questa è una buona occasione per chiarire il punto di vista del NT sulla dottrina fondamentale del nuovo patto: Gesù è il Messia promesso, Dio presso Dio, fattosi uomo, morto in croce per i peccati degli uomini, risuscitato e asceso al cielo, dove è l’unico Mediatore presso il Padre e da cui tornerà con potenza e gloria per giudicare vivi e morti. Questo è lo spartiacque fra cristianesimo biblico e giudaismo storico e confessionale. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giud-messianic_non-cristian_OiG.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Andrea Viel ha rigettato Gesù quale Messia: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-AViel_riget_Gesu-Messia_EdF.htm
■ Dalla luce di Cristo alle tenebre del giudaismo: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Lux_tenebre-giudais_OiG.htm
Le ondate dello Spirito tra differenze e affinità? Parliamone 2: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Ondate-SS_diff_affin2_GeR.htm

martedì 16 febbraio 2010

Andrea Viel ha rigettato Gesu' quale Messia 16-02-10

ANDREA VIEL HA RIGETTATO GESÙ QUALE MESSIA

Le affermazioni di Andrea Viel, che seguono, sono la reazione alle mie risposte che ho messo su un tema di discussione dal titolo «Il fariseo e il pubblicano (Lc 18,9-14)», a cui sono stato invitato a partecipare e di cui ho ricevuto tutti gli interventi nella mia casella postale. Egli stava usando tale occasione per indottrinare e giudaizzare i partecipanti. Mi sono sentito in dovere di avvertire gli altri e di controbattere le sue tesi.
     La cosa impressionante è la sua seguente posizione ideologica, che lo porta a ignorare volutamente ciò che scrivono gli altri su di lui. Sebbene io abbia analizzato la dottrina sua e dei suoi accoliti, egli scrive: «Peccato, io sul suo sito non ci andrò, quindi non saprò...». Ciò è alquanto tipico di chi si è oramai «impantanato» nella sua ideologia (qui il giudaismo quale via di salvezza) e si è messo volontariamente un velo sulla propria faccia (2 Cor 3,13ss), dopo aver conosciuto «Evangelo della grazia di Dio» connesso a Gesù quale Messia (At 20,24). L’apostolo Paolo in tale contesto lo aveva previsto che sarebbero sorti falsi maestri nelle chiese e aveva avvertito i conduttori della chiesa di Efeso: «Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e di fra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trarre i discepoli dietro a sé. Perciò vegliate…» (vv. 29ss).
     Negando che Gesù di Nazareth è il Messia promesso e non ve ne sarà un altro, si è messo volontariamente nella schiera degli «anticristi» (surrogati di Cristo = falsi cristi; 1 Gv 2,18), che hanno ripudiato la loro fede in Gesù Messia. Di loro viene detto: «Sono usciti di fra noi, ma non erano dei nostri; perché, se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma sono usciti affinché fossero manifestati e si vedesse che non tutti sono dei nostri» (v. 19). [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-AViel_riget_Gesu-Messia_EdF.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Dalla luce di Cristo alle tenebre del giudaismo: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Lux_tenebre-giudais_OiG.htm
Le ondate dello Spirito tra differenze e affinità? Parliamone 2: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Ondate-SS_diff_affin2_GeR.htm
Betesda era una specie di Lourdes giudaica? 08-02-10: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Betesda_Lourdes_Avv.htm

domenica 14 febbraio 2010

Dalla luce di Cristo alle tenebre del giudaismo 15-02-10

DALLA LUCE DI CRISTO ALLE TENEBRE DEL GIUDAISMO

Mi ha sorpreso di ritrovare Andrea Viel, una mia vecchia conoscenza, a ragionare con cristiani biblici con lo scopo evidente di fare proseliti per la sua nuova fede giudaizzante. Lui mi palesò anni fa la sua fede cristocentrica, poi si mise a propagare una fede giudaizzante militante.
     Il suo nome col titolo di «pastore» (?) compare ancora sulle pagine del sito della «Missione italiana per l’Evangelo». Avevo scritto di lui e di Luigi Esposito nell’articolo «Falsi maestri fra i giudeo-messianici odierni». Vedo però che né i responsabili della MIE (a cui per altro ho scritto più volte, senza ricevere risposta!) né vari lettori hanno voluto tener presente i miei avvertimenti. Non so quanti leggono il loro sito e scrivono sul loro Facebook, abbiano letto le dichiarazioni ideologiche di Andrea Viel e di Luigi Esposito, che tra altre cose affermano quanto segue.
     ■ Antitrinitarismo: «Noi crediamo infatti che il Creatore dell’universo è il Dio di Israele, che Egli è uno solo e che non abbia in sé alcuna molteplicità (Deuteronomio 6,4; Isaia 37,16)». Per loro Gesù è solo il figlio di Davide, ma non il Logos che fin dal principio era «Dio presso Dio» e poi si è incarnato (Gv 1,1ss.14). Per loro Gesù è solo «il Maestro di Nazaret, considerato poi Messia dai suoi discepoli». [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Lux_tenebre-giudais_OiG.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Le ondate dello Spirito tra differenze e affinità? Parliamone 2: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Ondate-SS_diff_affin2_GeR.htm
Betesda era una specie di Lourdes giudaica? 08-02-10: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Betesda_Lourdes_Avv.htm