ISRAELE
SECONDO LA CARNE E ISRAELE DI DIO
Giudei, giudaismi,
giudaizzanti fra sionismo e antisemitismo
In questo articolo
mi confronto con un lettore su tale tema particolare. Tralascio qui le sue
tesi, a cui do risposta. Mi limito a ricordare che bisogna distinguere, per
capire. Perciò, fra altre cose, elenco seguenti distinzioni necessarie riguardo
a ciò, che s’intende per «Israele».
■ L’Israele
storico (Stato e teocrazia): Esso finì con la deportazione
babilonese, non fu mai più costituito e sarà compito del Messia ricostruirlo
alla fine dei tempi.
■ Il «residuo santo», che
portò avanti le promesse di Dio, la testimonianza e l’ubbidienza a Lui all’interno
a una massa infedele e spesso apostata (cfr. Esd 9,15; Is 10,22; 1 Re 19,18).
■ Al tempo del NT la decisione a favore o
contro Gesù quale Messia spaccò di fatto il giudaismo in due parti: il giudaismo
storico (o rabbinico), che rifiutò Gesù quale Messia, e «l’Israele
di Dio» (Gal 6,16), ossia il «resto fedele» che riconobbe in Gesù il
Messia-Re promesso.
■ Attualmente esiste l’Israele
ideale, oggetto di promesse escatologiche (Rm 11,26-29), e l’Israele
reale, oggi lontano dalla salvezza e dall’Evangelo (v. 28). Il
giudaismo attuale è pieno di tutto e del contrario di tutto (ultra-ortodossi,
liberali, monoteisti, atei, agnostici, affaristi, massoni, pacifisti, sionisti,
antisionisti, onesti e disonesti, rabbini omosessuali, artisti blasfemi,
eccetera).
■ Bisogna anche distinguere lo Stato d’Israele
dai suoi governi.
■ Bisogna distinguere tra ciò, che farà un giorno
il Messia con Israele (predizioni escatologiche), da ciò, che esso è
attualmente.
■ «L’Israele di Dio» è attualmente
riconoscibile nel «cristianesimo giudaico» (impropriamente
detto «giudaismo messianico»). Bisogna distinguere qui diverse posizioni, per
non fare confusione: ▪ 1. I cristiani giudaici moderati; ▪ 2. I sionisti
confondono l’Israele ideale ed escatologico con l’attuale Israele e addirittura
con l’attuale Stato d’Israele; ▪ 3.
I «giudei cristiani» giudaizzanti
pretendono la restaurazione degli usi e costumi giudaici in tutto il
cristianesimo (cfr. già At 15,1.5); ▪ 4. I «giudei cristiani» anti-talmudici
e anti-sionisti, che si pongono quindi in modo critico verso il Talmud e
verso il sionismo.
■ Infine esistono vari gruppi di «amici
per Israele». Essi ricalcano le varie posizioni esposte nel punto
precedente.
Oltre a combattere
la giudaizzazione del cristianesimo e il sionismo politico, bisogna prendere le
distanze anche dalle seguenti tendenze: ▪ 1. la cosiddetta «teologia della
sostituzione», secondo cui la chiesa avrebbe sostituito in tutto Israele; ▪
2. l’antisemitismo in tutte le sue forme, essendo un razzismo
pericoloso e pernicioso.
Questo è un breve sunto di alcune questioni
rilevanti dell’articolo.
Qui abbiamo
riportato solo alcuni brani dello scritto, il
resto segue sul sito
[CONTINUA LA LETTURA:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Israele_carne_di-Dio_R34.htm]
Solo dopo aver letto l’intero
scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle
questioni in esso contenute?
ATTENZIONE: Quanto scritto sulle
bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può
diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito
«Fede controcorrente» e su altri associati ad esso.
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