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lunedì 29 gennaio 2018

Parenti credenti ma fornicatori, che fare?


PARENTI CREDENTI MA FORNICATORI, CHE FARE?
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SUNTO: Due giovani, figli di credenti, si convertono e si battezzano. In seguito, la ragazza si mette insieme a un giovane di un’altra chiesa e rimane incinta. I genitori la costringono al matrimonio, ma questo risulta poi un fallimento. Ora lei convive con un altro uomo, un non-credente. Il fratello non condivide questa scelta e si tiene a una certa distanza dalla sorella. I genitori sono passati col tempo da un atteggiamento di disapprovazione a uno di progressiva tolleranza, tanto che trattano il compagno della figlia con la stessa stima che si manifesta a uno di famiglia. Mi è stato richiesto di analizzare il caso e di dare le mie valutazioni.
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Fonte: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Cred_fornic_S&A.htm  (Prima d’intervenire, leggi l’intero articolo!). 
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martedì 11 ottobre 2016

Predicatori nell’immoralità 1: Dialogo con una lettrice



PREDICATORI NELL’IMMORALITÀ 1
Dialogo con una lettrice
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1.  ALCUNE PREMESSE: Diversi mesi fa, un credente mi scrisse, chiedendomi consiglio su che cosa fare riguardo a una persona conosciuta che, secondo quanto da lui appurato, è caduta nell’adulterio, ha abbandonato la sua famiglia, si è trasferito altrove e continua a predicare, a suonare, a fare conferenze e a presenziare culti di chiesa, per così dire, come se nulla fosse. Alla fine mi rivelò il nome di tale persona. Rimasi sorpreso. Qui di seguito noi chiameremo tale persona «Arturo», per non rivelarne la vera identità; infatti, vogliamo parlare del problema, abbastanza ricorrente fra «leader di successo», e non tanto della persona specifica. Perciò, essendo un fatto che ha toccato più di un «predicatore di successo» negli ultimi anni, invito i lettori, che interverranno, a non fare nomi né congetture. Ogni intervento, che conterrà nomi, sarà cancellato.
     Qui di seguito riporto il dialogo con tale lettrice; in un prossimo articolo riporterò il mio tentativo di dialogare con «Arturo».
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2.  IL DIALOGO CON UNA LETTRICE: Il seguente dialogo è avvenuto con una lettrice, che mi ha scritto. La chiameremo Linda Tedeschi. Ho eliminato tutti i riferimenti riguardo a persone specifiche e a luoghi. [→ Sul sito]
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[→ CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Predic_immor1_S&A.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso. ► Per ricevere e-mail di notifica sulle novità, ISCRIVITI ALLA MAILING LIST: https://groups.google.com/forum/#!forum/fede-controcorrente/join

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martedì 27 ottobre 2015

Tra il dire e il fare — Martin Luther King



TRA IL DIRE E IL FARE — MARTIN LUTHER KING

1.  UN MODELLO INCOERENTE: Sottoscrivo a pieno tale asserzione poste sull’immagine, e ciò indipendentemente da chi l’abbia scritta. È un obiettivo nobile e degno di essere seguito.
     Peccato però che proprio Martin Luther King stesso non si sia attenuto a tali apprezzabili propositi, come avrebbe dovuto. Anche la sua coscienza gli chiedeva: «È giusto?», quando si portava a letto le sue seguaci; ma allora lui aveva così «drogato» e tacitato la sua coscienza, che egli oramai non sentiva più la sua flebile voce.
     Perciò, se si può apprezzare Martin Luther King per le sue battaglie sociali per i diritti civili degli svantaggiati, per me non è un modello etico da imitare e da indicare ad altri come esempio di moralità.

2.  UN MODELLO COERENTE: Preferisco guardare a Gesù Messia, che ha adempiuto a pieno tali buoni propositi indicati da Martin Luther King, e cioè fino in fondo e con estrema coerenza. Cristo Gesù, «pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio un bottino da difendere, [7] ma annichilì se stesso e prese forma di servo, divenendo a somiglianza degli uomini; [8] e trovato nell’esteriore come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce» (Fil 2,6ss).
     Gesù Cristo è il vero modello da imitare, che non inganna mai e non viene mai meno. [...]

3.  CHIAMATA ALLA COERENZA: Anche noi seguaci di Gesù, l’Unto a Re, non siamo solo chiamati a formulare buoni principi, ma applicarli dapprima a noi stessi. Paolo era consapevole di servire «di esempio a quanti in seguito avrebbero creduto in lui per avere vita eterna» (1 Tm 1,16). Altresì insegnava ai suoi collaboratori a vivere in modo esemplare per gli altri «credenti, nel parlare, nella condotta, nell’amore, nella fede, nella castità» (1 Tm 4,12; Tt 2,7s). [...]



Per l’approfondimento:

[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Dire_fare_OiG.htm] SOLO DOPO AVER LETTO L’INTERO SCRITTO SUL SITO, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
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