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lunedì 5 marzo 2018

L’Italia e il «Tohuwabohu»

L’ITALIA E IL «TOHUWABOHU»

di Nicola Martella

Qualcuno ha detto: «Siamo sull’orlo dell’abisso, ma noi faremo fare un passo avanti alla nostra nazione!». Io mi sarei fermato e sarei tornato indietro. Infatti, non tutti i progressi portano bene al paese. Solo quando l’oratore vide i suoi ascoltatori impietriti dinanzi a tale infausta immagine, si rese conto della gaffe retorica.
     Tutto ciò mi ha singolarmente ricordato un brano biblico, in cui ricorre l’abisso, l’oscurità e il «tohu wabohu». «Tohu wabohu»?
     Leggiamo: «E la terra [o il paese, ebr. hā’ārä] era tohû wābohû, e l’oscurità era al di sopra dell’abisso» (Genesi 1,2). Tale espressione ebraica intende qualcosa come «informe e vacuo» o «desolato e deserto»; è semplicemente un gioco di parole per aumentare la forma espressiva. Di qui proviene in tedesco l’espressione «Tohuwawohu», entrata nel linguaggio dal giudaismo nostrano, per indicare una situazione di completa «confusione» e / o di «caos».
     Si noti qui oltre all’assoluta «confusione», la ricorrenza dei termini «abisso» e «oscurità». Speriamo che Dio ci preservi da un periodo di oscurantismo morale e di abisso economico!
            Tale espressione ebraica ricorre anche in questo brano, in cui Dio disse: «Io guardo la terra [o il paese, ebr. hā’ārë], ed ecco è desolata e deserta; i cieli sono senza luce» (Geremia 4,23). Come si vede è costruita in analogia alla prima, sopra citata.
     Proprio così potrebbe presto apparire l’Italia, non solo agli occhi degli altri, ma fattivamente. Speriamo che Dio dia sufficiente saggezza al presidente della Repubblica Mattarella, per districare tale matassa politica «tohu wabohu», ossia abbastanza ingarbugliata!
     Non ci resta che pregare! Che Dio usi misericordia alla nostra cara nazione, affinché non diventi preda di avventurieri, complottisti, speculatori e approfittatori, che sono da tempo in agguato come belve fameliche, solo per trovare il momento propizio, per trarre profitto personale di vario genere (politico, ideologico, finanziario, ecc.), facendo diventare l’Italia «tohu wabohu».


*** Discuti questo tema qui o sulla mia pagina di "Facebook": https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/litalia-e-il-tohuwabohu/10156266522272990/

mercoledì 24 gennaio 2018

Colpire l’avversario con una bufala?


COLPIRE L’AVVERSARIO CON UNA BUFALA?



SUNTO: Ammetto che non ho particolari simpatie con Laura Boldrini per motivi, che non voglio spiegare qui di seguito. Il motivo perché uso il suo caso, è perché esso è diventato «virale», ossia molto diffuso per l’effetto della «palla di neve», che in breve tempo diventa una slavina e crea molti danni.
     Generalmente tali bufale sono orchestrate dagli avversari politici di qualcuno, gente viscida, che si pone come obiettivo di screditare tali persone (qui Laura Boldrini), non sul campo degli argomenti razionali e delle prove oggettive e documentate, ma praticando la diffamazione. Ciò non è solo contro la legge, ma è moralmente ripugnante!
     Come cristiani non dobbiamo entrare in tali catene di diffamazione e seduzione. Verifichiamo le cose, prima di mandarle ad altri, per non creare delle ingiustizie e per non renderci colpevoli. Quando appuriamo la falsità di certe notizie, ecco come dobbiamo comportarci: «E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, [12] perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. [13] Ma tutte le cose, quando sono esposte alla luce, divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce» (Efesini 5,11ss). E questo è lo scopo di questo articolo.

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Fonte: http://fedecc.altervista.org/colpire-lavversario-bufala/ (leggi qui l’intero articolo!).

Intervieni qui o su Facebook: https://www.facebook.com/Fede.controcorrente/photos/a.397078548681.178010.283338718681/10159149526428682/?type=3