venerdì 31 luglio 2015

Logorrea devozionale



LOGORREA DEVOZIONALE

L’immagine ritrae il fariseo, che nella similitudine di Gesù si vanta dinanzi a Dio per i suoi pregi morali e devozionali (Luca 18,11s). Oltre a quanto ho scritto sull’immagine, qui di seguito riporto alcuni aneddoti, che mi sono rimasti impressi nella memoria.
     Chi non conosce le preghiere lunghe e interminabili di alcuni credenti, che, come sembra, dicono a Dio tutto ciò che sanno o che vorrebbero finalmente dirgli, quasi per timore che magari non avranno un’altra occasione per parlare con Dio o non lo vedranno mai più? Ogni volta sembra essere tale ultima volta. Chiaramente, così facendo, non può esserci l’ombra di un «pari consentimento», visto che siffatti credenti dalla facile logorrea occupano in genere metà dell’incontro di chiesa. Fra terra e cielo si fa strada un’incerta atmosfera pregna di noia e di narcosi ecclesiale. Alla fine di siffatta «lungaggine» oratoria, «l’amen» non è, in genere, di approvazione, ma di liberazione.
[...]
     LEGGI I TRE ANEDDOTI SUL SITO. Dopo averli letti, forse anche tu conosci altri casi di «logorrea devozionale»; oppure hai una riflessione in merito.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Logorrea_dev_Mds.htm] SOLO DOPO AVER LETTO L’INTERO SCRITTO SUL SITO, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
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