PERPLESSITÀ VERSO CERTI
APPELLI IN RETE
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Dando uno sguardo alla bacheca
della persona in questione, mi è saltato all’occhio che essa è piena di tali
appelli. Inoltre contiene un numero incredibile di post di altre persone, tutte
appartenenti a una setta cinese
detta «Chiesa del Dio onnipotente», che predica fra altre cose che Gesù sarebbe
già tornato in Cina! Se le cose siano connesse o se tale donna credente è solo
senza discernimento spirituale, non so dirlo. Mi è saltato all’occhio che anche
la bacheca del beneficiario contiene
post dello stesso gruppo cinese; diversamente, la bacheca della moglie è piena
di idolatria, specialmente mariana.
Sta di fatto che
tali annunci, che esortano ad aiutare economicamente qualcuno con tanto di n°
di telefono e di Postpay (cosa punibile dalla legge sulla privacy), mi stanno
raggiungendo, per rimbalzo, anche da altri. Si vede che tale credente è
abbastanza solerte nel diffondere tali annunci.
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■ Fare del bene senza stancarsi (2 Ts
3,13), «far parte [del frutto della propria fatica] a colui, che ha
bisogno» (Ef
4,28), è sempre una cosa buona. Tuttavia, dobbiamo aiutare persone, di
cui abbiamo personalmente accertato il
vero bisogno, non dei pigri e disordinati. Anche nelle chiese al tempo del
NT c’erano credenti che non volevano lavorare e vivevano a spese degli altri
credenti (2 Ts 3,10ss).
■ Paolo disse a proposito di persone bisognose
quanto segue: «Se un credente, uomo o
donna, ha delle vedove, provveda loro,
e non ne sia gravata la chiesa, affinché possa soccorrere quelle che sono
veramente vedove» (1 Tm 5,16). Il principio, che si può trarre da ciò, è chiaro:
Deve farsi carico di qualcuno e aiutarlo chi lo conosce in modo immediato.
■ Tali appelli a raccogliere soldi in
rete sono negativi. Sono i fratelli
locali, che devono occuparsi dei bisognosi intorno a loro. Essi devono farsi
responsabili e garanti dinanzi a Dio e agli uomini.
■ Inoltre, da lontano nessuno può controllare
come stanno veramente le cose. Chiunque sia malintenzionato può aprire un falso account, mettere un numero di telefono
o di conto corrente e sfruttare i credenti. Così si possono istigare i malintenzionati
a battere cassa a spese dei credenti e di altre persone generose.
■ Perciò, imparate voi a soccorrere le persone bisognose in loco. E questo
anche affinché la testimonianza del Signore non sia rovinata dalla carnalità di
qualcuno che, tentato, potrebbe scegliere una tale scorciatoia per battere
cassa.
■ Inoltre, le buone opere dirette
aiutano la testimonianza del Signore.
Già Gesù insegnava: «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
affinché vedano le vostre buone
opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5,16); questo è
possibile solo a chi agisce intorno a sé. Anche Pietro esortò i suoi
connazionali ad avere «una buona condotta fra i pagani, affinché
laddove sparlino di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio...»
(1 Pt 2,12).
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