BERGOGLIO A ERDOGAN: «PREGA PER ME!»
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Non credevo alle mie orecchie ieri sera, ascoltando il telegiornale,
Bergoglio, il presunto vicario di Cristo, congedandosi da Recep Tayyip Erdoğan e
da sua moglie Emine, disse prima a lei e poi a lui: «Prega
per me!».
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■ Un gesuita ha chiesto a un dittatore
spietato e mussulmano conservatore convinto di pregare per lui! Pensate un po’
che cosa sarebbe successo a Elia, se si fosse rivolto ad Achab e Iezabel e
avesse chiesto loro di pregare Baal per lui! Pensate all’apostolo Paolo che in
Efeso diceva ai seguaci di Diana di pregare per lui!
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■ Chi vuole Bergoglio che preghi Erdogan,
forse il Padre celeste nel nome di Gesù Cristo, come ci rivela la Bibbia? Non sa
lui che Dio ha dato a Gesù «il nome che è
al disopra d’ogni nome, [10] affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio
nei cieli, sulla terra e sotto la terra, [11] e ogni lingua confessi che Gesù Cristo
è il Signore, alla gloria di Dio Padre»? (Fil 2,9ss). Infatti, Gesù disse ai suoi apostoli: «Quello che chiederete nel mio nome, lo farò;
affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. [14] Se mi chiederete qualche cosa
nel mio nome, io la farò» (Gv 14,13s; cfr. 15,16; 16,23s.26). Farebbe la
stessa cosa Erdogan per Bergoglio?
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■ Qui il gesuita Bergoglio è qualcuno,
che ha perso del tutto la bussola scritturale e teologica! Ciò che predica e pratica,
è proprio un altro evangelo! (Galati 1,6-9; 2 Cor 11,3s.13ss). Ed è falsa proclamazione,
di cui i frutti mostrano la natura reale dell’albero (Mt 7,15-19) e che ha un alto
potere seducente (Mt 24,11.24). Un cosiddetto papa, che chiede a un mussulmano
di pregare per lui, mostra di essere uno dei falsi proclamatori e falsi
maestri, che introducono così «occultamente eresie di perdizione,
e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina
immediata» (2 Pt
2,1).
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