DALL’AVVENTO ALLA PARUSIA: DOMANDE RISULTANTI
Ultimamente, un lettore e collaboratore del sito «Fede controcorrente» mi aveva scritto riguardo al loro gruppo di studio locale e al fatto che esso sta diventando sempre più regionale, essendosi aggiunti anche i conduttori di altre Assemblee, sebbene alquanto distanti dal luogo dell'incontro. Egli mi annunciava come cosa interessante per me il fatto che avevano deciso d’usare il mio libro «Dall'avvento alla parusia» [http://puntoacroce.altervista.org/Buch/L-Avvento_Avv.htm] come guida allo studio degli Evangeli e degli Atti. Egli mi scriveva letteralmente: «L’obiettivo è quello di capire il messaggio “proprio” di questi libri e quale dev’essere il nostro approccio omiletico a essi, tenuto conto del loro genere letterario, perlopiù narrativo».
Il prossimo stadio è stato il fatto che ho ricevuto da lui alcune domande, scaturite dal loro confronto sul mio testo. Mi è sembrato di ritornare indietro al tempo, in cui avevo studenti per corrispondenza. Ho pensato che potrebbe essere interessante anche per altri lettori leggere tali domande e le mie risposte. In tal modo potrebbero essere invogliati a studiare anch’essi questo libro, sia privatamente o in un gruppo di studio.
Egli ha scritto: Caro Nicola, nel nostro gruppo di studio abbiamo iniziato a considerare il tuo libro «Dall’avvento alla Parusia» e ci sono alcuni interrogativi in particolare che riguardano il nostro 1° incontro, sui quali sarebbe utile sentire un tuo parere.
■ 1. L’avvento riguarda la 1a venuta di Gesù e la parusia riguarda la sua 2a venuta. Perché il libro parla di «tensione» tra l’avvento e la parusia? (p. 9).
■ 2. «L’impianto predizionale» è un testo base, posto all’inizio dell’Antico o del Nuovo Patto, dove «è presente in germe tutta la storia futura d’Israele» e della chiesa. Per l’AT questo testo base è Dt 30, dov’è delineato il futuro d’Israele. Per il NT questo testo è il discorso profetico di Gesù riportato in Marco 13 e paralleli, dove è delineato il futuro della chiesa. È giusto dire così? È quello che intendevi dire? (p. 9).
■ 3. La differenza tra scribi e Farisei riguarda solo il laicato dei secondi o c’è qualcosa di più? (pp.11-12).
■ 4. Può il Talmud avere un’importanza per lo studio del Nuovo Testamento? (p. 12).
Grazie in anticipo per la tua collaborazione. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Avvento_Parusia_domande_Avv.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Suicidio di un cristiano: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Suicidio_cristiano_EnB.htm (Nuovi contributi)
■ Rapporti con amici del mondo: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Rapporti_amici_mondo_EdF.htm
■ Confronto su calici o bicchierini: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Calici_bicchier_cfr_Avv.htm
■ Abbigliamento fra casa e chiesa: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Abbiglia_casa_chiesa_S&A.htm
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