IN ATTI 2 SI TRATTAVA DI UNA QUOTIDIANA «CENA DEL SIGNORE»?
1. La questione
Non vorrei essere strumentalizzato per altri fini. Ciò che affermo qui di seguito, riguarda solo gli aspetti storici e non a prassi variegata delle chiese odierne.
In un gruppo di Internet un cattolico militante citava il seguente brano per accreditare la quotidiana celebrazione dell’eucarestia. «Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore» (At 2,44-46).
Quindi, in ambiente cattolico (ma non solo) si fa riferimento a questo brano per giustificare un uso quotidiano del memoriale del nuovo patto. Per questo essi celebrano la messa e l’eucarestia anche diverse volte al giorno.
2. Osservazioni e obiezioni
Faccio notare che l’espressione «rompere il pane» nella Scrittura corrispondeva alla nostra espressione «prendere un boccone».
Quindi è sbagliato proiettarci dentro l’improbabile consuetudine di celebrare allora quotidianamente insieme la «Cena del Signore». Tanto più che tale attività avveniva nelle case, in genere piccole in Oriente, e che quindi coinvolgeva poche persone.
È difficile pensare che una «cena pasquale» annuale (qual era l’ultima cena) diventasse improvvisamente un’attività quotidiana, senza che ne troviamo una norma esplicita, che la giustifichi…
Altri punti dell’articolo: 3. Alcuni approfondimenti; 4. Aspetti conclusivi.
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-At2_Cena-del-Sign_Sh.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
~~> Discuti questo tema qui o su «Punto°A°Croce»: https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/in-atti-2-si-trattava-di-una-quotidiana-cena-del-signore/10150418357602990
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