lunedì 7 ottobre 2013

Essere coppia che non scoppia



ESSERE COPPIA CHE NON SCOPPIA

1. La questione scottante
     Qui di seguito intendo solo stimolare credenti e conduttori riguardo a tale tema spinoso. Adattando un proverbio popolare, direi: «Prevenire coppie squilibrate è meglio che curare quelle scoppiate». Questo è il compito dei genitori prima (in tenera età) e dei conduttori poi (prima e dopo il matrimonio).
     È singolare, quindi, che in molte chiese tali temi sono tabù, non solo dal pulpito, ma anche in seminari per gruppi omogenei (p.es. giovani, fidanzati, coppie). Bisogna ribadire l’urgenza che i conduttori di chiesa tengano presente nel discepolato e nell’istruzione di chiesa importanti aspetti dell’etica sessuale, visto che la sessualità è una delle potenze più grandi nella vita degli individui ed è altresì uno dei banchi di prova dell’esistenza e della fede.
     Tempo fa, nella nostra comunità, ho parlato di questo tema: «Credenti, passione e castità». Esso ha fatto tanto bene ai neofiti e non, a giovani e ad adulti, e ne abbiamo discusso insieme; una credente sposata mi aveva addirittura proposto di riparlare sullo stesso tema la domenica successiva per coloro, che non c’erano, tanto avrebbe fatto nuovamente bene anche agli altri di riascoltarlo.
     Un po’ di tempo dopo, ho parlato di questo altro tema: «La ricerca del partner per la vita»; è una bussola per i giovani per la loro ricerca, ma è anche una livella per gli altri, perché così sapranno come consigliare gli altri.
     Prossimamente, in occasione di un matrimonio nella nostra comunità, ho in mente questo tema «Perché una coppia non naufraghi come il Titanic»; come per tale transatlantico, nel matrimonio di certe coppie ci sono errori di costruzione, errori umani di gestione, che portano alla crisi o addirittura alla catastrofe, e vari aspetti della contingenza avversa, ai cui avvisi si fa bene a prestare attenzione a tempo. Contiene, tra l’altro, un vademecum su come una coppia possa evitare di andare a sbattere.
     Se i conduttori non vorranno, un giorno, raccattare e cercare di rincollare i cocci di matrimoni e di esistenze, fanno bene a prevenire il male, creando a tempo gli anticorpi morali mediante una sana istruzione e un’adeguata cura pastorale.

2. Domande di lavoro (Le seguenti domande di studio servono per stimolare chi vuole approfondire l’argomento e per orientare la discussione):
     ■ Se tu hai il ministero in una chiesa locale, quand’è che hai parlato di temi inerenti alla coppia e alla sessualità? Ovvero, quand’è che nella tua comunità hai sentito un insegnamento su tali argomenti?
     ■ Quand’è l’ultima volta che nella tua assemblea c’è stato un seminario per istruire i giovani su temi della castità, della legittima sessualità e argomenti affini e su questioni particolari? (p.es. masturbazione, petting, rapporti prematrimoniali, contraccettivi, prostituzione, ecc.).
     ■ Nella tua assemblea c’è stato un seminario per preparare giovani e specialmente fidanzati al matrimonio e alla vita di coppia?
     ■ Hai mai partecipato a un seminario esterno alla tua chiesa sui temi della sessualità?
     ■ Hai mai letto letteratura adeguata e biblicamente orientata sui temi della sessualità, della coppia, sui disturbi della sessualità e temi affini?
     ■ Per guidare un mezzo di locomozione ci vuole una patente o un patentino; mentre diverse persone vanno nel matrimonio del tutto impreparate e addirittura come analfabeti. Se per sposarsi ci fosse bisogno di superare un esame di conoscenza sessuale adeguata e psico-attitudinale, per avere un certificato d’idoneità, tu lo supereresti?

3. Sussidi per prepararsi […]

Il resto dello scritto si trova sul sito.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Etic/T1-S_coppia_S&A.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati ad esso.


Nessun commento:

Posta un commento