UN
CATTOLICO FRA SCRITTURA E TRADIZIONE
Il seguente colloquio avviene con Fabrizio Martin. Egli è
quello, che definirei un «cattolico
risvegliato». Ha preso contatto con me da parecchio tempo, ha letto i miei
libri ed è stracolmo di domande sulla giusta interpretazione della Scrittura.
Essendo impegnato nella chiesa cattolica, sta
nel guado fra Scrittura e tradizione. Essendo illuminato dalla Bibbia, egli
stesso intuisce che non tutte le tradizioni romane hanno le radici nel
cristianesimo apostolico, ma sono «incrostazioni»
religiose provenienti da altre religioni, che si sono accumulate nei secoli
nella prassi delle chiese e che sono state cristianizzate dalla religiosità
popolare e tollerate e poi approvate dalla nomenclatura religiosa.
Il seguente
colloquio è nato spontaneamente, poiché Fabrizio Martin è intervenuto a più
riprese nel tema «L’ignoranza
che falsifica». Essendo lì i suoi interventi fuori tema, li ho messi
qui, così come si sono succeduti. L’intento è che anche altri, leggendoli,
possano trarne profitto per la propria conoscenza e riflessione.
1. Interpretazione
della Bibbia
■ Fabrizio
Martin: Parlo da cattolico.
I sacramenti della chiesa cattolica
trovano nella sacra Scrittura la loro origine oppure sono frutto di errata interpretazione della Scrittura
stessa? E naturale che da cattolico capisco anche l’importanza della tradizione, e sono consapevole che voi
la vedete in modo diverso. Quello che a me interessa, è capire ciò che dice la Bibbia al riguardo. Consapevole della
necessità d’indagare a fondo su ciò che credo, resto comunque perplesso che sui testi sacri ci siano
cosi tante interpretazioni che, alla
fine, risulta difficile capire chi abbia ragione. {17-01-2014}
▬ Nicola Martella: ■ Le cose
importanti alla fede e, quindi, alla salvezza sono evidenti (p.es. salvezza
per grazia mediante la fede quale dono di Dio e, quindi, senza le opere della
legge; Ef 2,8s).
■ La Scrittura si
spiega con la Scrittura, secondo il principio
dell’analogia. Le verità importanti sono subito evidenti; ciò che non è chiaro ed evidente, non è importante
ai fini della dottrina.
■ Le tradizioni umane e le convenzioni
religiose (di chiunque e di qualunque genere), se si trovano in contrasto con la Scrittura, sono un pericoloso filtro, che inficerà la
corretta interpretazione della volontà di Dio, un muro che impedisce di
accedere alla grazia e una trappola per le anime, di cui però si dovrà rendere
conto a Dio.
■ Chiunque sia,
che filtra la Parola di Dio con tradizioni religiose e decisioni ecclesiali,
snaturandola, questi di là dalle sue buone intenzioni, sta in pericolo di
diventare un «cieco guida di ciechi»
(Mt 15,14) e di rendere i proseliti «figli
della Geenna» (Mt 23,15), quindi eternamente perduti.
Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: 2. L’eucarestia; 3. Il purgatorio; 4.
Messa per i defunti; 5. Le sacre Scritture; 6. Pregare i morti; 7. Aspetti
conclusivi.
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-BB-tradiz_EdF.htm]
Solo dopo aver letto l’intero
scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle
questioni in esso contenute?
ATTENZIONE: Quanto scritto sulle
bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può
diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito
«Fede controcorrente» e su altri associati a esso.
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