MORTE IMPROVVISA
Tempo fa ho scritto il seguente mio motto per consolare
un amico, che mi aveva dato notizia della morte improvvisa di un amico
comune. Esso sortì un effetto positivo in lui. Ciò mi ha portato a formulare il
seguente tema di discussione.
Aggiungo una nota teologica. Da alcuni contributi dei lettori, che
seguono sotto, mi sono reso conto di quante idee sbagliate
ci sono sulla morte, specialmente quella improvvisa. Alcuni l’attribuiscono a
Satana, relegando Dio alla funzione dello «zio buono» e quasi dell’impotente
spettatore. Alcuni, invece di scoprire chi è il Dio vivente, secondo verità e
rivelazione biblica, preferiscono crearsi un dio a propria immagine o a propria
immaginazione.
1. Dopo lunga e penosa malattia [→ Continua sul sito]
2. Una morte improvvisa fa sempre impressione [→ Continua sul sito]
3. Che cosa dicono gli esperti?
Quando qualcuno muore, i suoi parenti e amici
sopravvissuti soffriranno che si sia trattato di una morte improvvisa o dopo lunga
malattia.
Kenneth J. Doka afferma al riguardo: «Si dice
spesso che la morte improvvisa abbia un impatto pesante sui sopravvissuti e
leggero sulla persona deceduta. Lo stesso comune sentire a volte è portato a considerare
la morte dopo lunga malattia come meno pesante per chi resta. La verità è
più complessa. Ogni morte a modo suo è difficile. Le morti improvvise lasciano nei sopravvissuti un sentimento di
sgomento e vulnerabilità, ma la morte dopo una lunga malattia può lasciare in chi resta uno stato di torpore
e di estrema prostrazione» [«Guilt and Regret in Prolonged Illness», Journeys (Hospice Foundation of America; Aprile 1997),
grassetto redazionale].
Nel caso che la morte segue una lunga malattia,
non di rado subentrano sensi di
colpa e rimpianti nei sopravvissuti. Infatti, ritornando sulle cure date
e sulle decisioni fatte in merito alle terapie, ci si chiede personalmente se si
è fatto il meglio possibile, si rimpiange di non aver fatto di più e molto prima
e ci si colpevolizza di non essere stati più pazienti nell’ascolto, nella cura,
nell’assistenza, nel tempo dedicato, eccetera. Tutto ciò è tipico del decorso del
lutto.
In tale fase è utile avere qualcuno con cui parlare del decorso delle cose (morte dopo lunga malattia,
morte improvvisa), dei propri dubbi, le proprie angosce, dei propri sensi di colpa,
e così via, per tornare a gestire nuovamente in modo adeguato i propri sentimenti.
SUL SITO SEGUONO I CONTRIBUTI DEI LETTORI E LE MIE EVENTUALI
OSSERVAZIONI
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Morte_improvvisa_EnB.htm] SOLO DOPO AVER LETTO L’INTERO SCRITTO SUL SITO, voi che
rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
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