L’UOMO
DA NULLA
1. ENTRIAMO IN TEMA: La locuzione «un
uomo da nulla» o «un buono a nulla» intende una persona inetta o incapace. Non
significa che non sappia fare delle cose, ma che nel complesso non porta nulla
veramente a termine. A volte fa, e altre
volte disfa con le sue stesse mani.
Sebbene ai propri
occhi si senta una persona speciale o un «signor qualcuno», vantandosi di tutto
ciò che è o fa, in effetti è un «uomo
qualunque», ordinario, un «signor
nessuno», che non ha portato veramente nulla a compimento; e ciò, a cui ha
mai contribuito a costruire, lo ha spesso distrutto
con le sue stesse mani.
Questo dipende
spesso dal suo carattere un po’ cariato e da una sua ignoranza di fondo,
che lo porta a essere carente di realismo con sé, con gli altri e con la
realtà. Per questo ha la tendenza a
inimicarsi chi non la pensa come lui, a gettare fango su chi brilla più di lui,
a buttare via il bambino con tutta l’acqua sporca, e a fare cose simili, invece
di rallegrarsi del bene comune raggiunto, di allearsi col meglio presente nel
suo prossimo, di tirare la corda dalla stessa parte e di guardare insieme agli
stessi obiettivi. L’ignoranza di
fondo porta a concepire orizzonti limitati e ad appestare tale ambiente col suo
grande ego di uomo da nulla, finché molti, non riuscendo più a respirare,
cambiano aria.
2. TRATTI CARATTERIALI: Un uomo da nulla
ha in genere un grande amor proprio
e un ego molto sviluppato, che lo porta a vantarsi
di grandi cose. Parla spesso in modo sprezzante
degli altri e ha modi molto grossolani nei rapporti col proprio prossimo.
Per questo nel
passato un uomo da nulla veniva chiamato anche «tanghero», ossia un individuo dai modi grezzi, rozzi, grossolani,
rustici, goffi o villani, quindi, secondo i casi, uno zoticone, un maleducato
o un villanzone.
Avendo una
mentalità abbastanza grossolana, sono pochi i suoi interessi prevalenti. Quando
è coinvolto in una discussione o in un diverbio, non ha il senso del limite, ma
si accanisce rabbioso contro quelli,
che considera i suoi avversari. Chi tocca il suo amor proprio, non avrà vita
facile, poiché l’uomo da nulla si
vendicherà fino all’ultimo.
Egli cerca le
piccole pulci nella vita altrui e si
costruisce elefanti di difetti, che amplifica e sbraita per lungo e per largo
come un calunniatore. Filtra moscerini
nella vita altrui e inghiotte cammelli nella propria. Pur di aver ragione e
trionfare, è pronto a distruggere i
beni migliori. Locuzioni come ammantare col manto dell’amore, perdono,
conciliazione, bene comune, senso del limite e simili sono disusate nel suo
stile di vita; gli interessa solo di prevalere
sul prossimo, di sconfiggere l’altro e di portarlo alla resa alle sue
condizioni.
SUL SITO LEGGI ANCORA I SEGUENTI PUNTI:
3. IL DIOTREFE DI TURNO
4. ALTRI APPROFONDIMENTI BIBLICI
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Uomo_nulla_Avv.htm]
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