ANNO
SANTO, PORTE SANTE E INDULGENZE
La nomenclatura
religiosa accredita nuovamente se stessa come dispensatrice di salvezza. Il
linguaggio è suadente, i contenuti fintamente biblici. È solo un surrogato della verità scritturale.
L’appello dell’antico proclamatore
Isaia, che ingiungeva di tornare all’insegnamento biblico, vale ancora oggi: «All’insegnamento e
alla testimonianza! Se non parleranno in questo modo, non avranno alcuna aurora! [21] Si aggireranno,
invece, nel paese affranti e affamati. E quando saranno affamati, si irriteranno e
malediranno il loro re e il loro Dio. E volgeranno lo sguardo in alto, [22] e
guarderanno alla terra sotto di sé, e non troveranno nient’altro che calamità e tenebre; poiché essi sono nell’oscurità dell’angoscia ed errano nelle tenebre» (Is 8,20ss).
IL
RESTO DELLO SCRITTO SEGUE SUL SITO…
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Anno_santo_OiG.htm]
SOLO
DOPO AVER LETTO L’INTERO SCRITTO SUL SITO, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute?
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