GLI «AMENOLOGI»
.
Mi sorprendono lunghe
liste di «amen!» in tutte le grafie possibili, messi in calce a una massima,
a un’immagine con testo o a uno scritto in Internet. Eppure, vedo che le asserzioni
fatte da qualche autore, sono equivoche,
contengono solo mezze verità e non corrispondono in tutto e per tutto agli insegnamenti
biblici. Eppure, ci sono persone, che segnalano il loro assenso e scrivono «amen!».

Personalmente preferisco che i lettori dei miei articoli
si esprimano a parole loro, sia nelle cose in cui concordano, sia quando dissentono,
argomentando con serietà e rispetto, che scrivano una delle tante variazioni di
«amen!» o «alleluia!».
Suggerirei che si limitasse l’uso degli
«amen!» e simili (alleluia, gloria a Dio, ecc.) alle preghiere, alle invocazioni,
alla dichiarazione di fede, all’adorazione e al culto (Rm 1,25; 9,5; 11,36; 15,33;
16,27; 1 Cor 14,16; 2 Cor 1,20; Ap 1,6.7; 5,14; 7,12; 19,4; 22,20). Per il resto
sia il nostro «sì» sì, e il nostro «no», no (2 Cor 1,17ss; Gal 5,12).
SUL SITO SEGUONO I CONTRIBUTI
DEI LETTORI E LE MIE EVENTUALI OSSERVAZIONI
.
[CONTINUA LA
LETTURA: http://diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Amenologi_EdF.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che
rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
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