L’ETICA DEL CORPO E DELL’ABBIGLIAMENTO
Questo confronto con Irene Bitassi è un approfondimento risultante dall’articolo «Abbigliamento fra casa e chiesa» e dal tema di discussione «Abbigliamento fra casa e chiesa? Parliamone». Qui Irene Bitassi pensa a voce alta, offrendo quale donna matura e credente spunti interessanti di riflessione riguardo al panorama controverso dell’etica del corpo e dell’abbigliamento e alle esperienze da lei maturare al riguardo. Ella mi ha scritto che questo «è un argomento, su cui sto riflettendo in questo periodo. T’invio perciò alcuni miei dubbi e considerazioni». Tutto ciò diventa occasione per un’analisi e una riflessione ulteriore da parte di Nicola Martella.
L’intenzione non è quella di voler dire una parola conclusiva su tale tema, ma di offrire stimoli di riflessione e spunti di confronto. Il fine ultimo è certo che di mettere le nostre membra a disposizione non come strumenti d’ingiustizia, d’iniquità e di peccato, ma come strumenti di giustizia (Rm 6,13). Il corpo è l’unico luogo in cui (e con cui) possiamo trasgredire noi o far peccare gli altri (Rm 6,6.12; 14,20s), oppure glorificare e servire Dio (Rm 12,1s; 1 Cor 6,19s). [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Etica_corpo_abbiglia_S&A.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Differenze teologiche tra Proto-Battismo e UCEBI 2: Soteriologia ed etica: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-UCEBI2_soter-etic_EdF.htm
■ E il padrone lodò il fattore infedele (Luca 16,1-13): http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Fattore_infedele_Avv.htm
■ Conservatori fra Fundamentals ed Evangelicali: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental2_EdF.htm
Nessun commento:
Posta un commento