PER UN’ANALISI LESSICALE DEL TESTO BIBLICO 1
Principi, errori e strumenti utili
Questo articolo lo presentiamo in due parti, a causa della sua lunghezza, specificità e difficoltà di comprensione per tanti lettori. Esso non è destinato a tutti, ma solo a quei lettori che sono appassionati dell’interpretazione del testo biblico, quindi di ermeneutica, di esegesi contestuale, di linguistica e discipline affini.
Francesco Grassi comincia il suo articolo come segue: Fino a un secolo fa il metodo linguistico, usato sia per lo studio biblico che per l’analisi linguistica in generale, era di tipo «etimologico». Molto peso era dato alla morfologia, all’etimologia, alla formazione etimologica dei termini. In campo biblico era l’ossessione per «l’ispirazione testuale» d’ogni singolo morfema e lessema a portare molti studiosi a cercare per forza un significato intrinseco e più profondo degli stessi: un testo divinamente ispirato doveva contenere più di quello che s’apprendeva normalmente! Contava poco come questo assumesse differenti sfumature secondo il contesto, in cui esso era inserito. Come ci ha ricordato Tonino Mele, per molte persone i termini hanno un «significato fisso».
Saussure, circa un secolo fa, gettò le basi per la linguistica moderna, cosa che trovò non solo ampio uso nello studio delle Scritture, ma anche minò alla base i vecchi metodi «diacronici». Fra gli studiosi evangelici vi è oggi un consenso sulla priorità e dell’utilità del metodo sincronico su quello diacronico, idea per l’appunto, esibita per primo da Saussure.
In pratica purtroppo, le cose non sono cambiate un gran che. Spesso si passa da un’assenza generale di studio e metodo, all’adottarne di obsoleti e inefficaci, o comunque, a preferire alla strada nuova quella vecchia. Così, l’errore etimologico del quale stiamo parlando è ancora vivo e vegeto e diventa ancor più evidente, perché vi è un’alternativa migliore, ma che non si vuole adottare. Nei vecchi dizionari, commentari, opere ermeneutiche e grammatiche (ma non solo!), dal pulpito e perfino in importanti lessici considerati la quintessenza nel campo degli studi biblici, certi errori si perpetuano ancora. Nel 1961, fu James Barr, con il suo Semantics of biblical Language che, sulla linea di Saussure, continuò la critica dell’uso diacronico e diede una vera svolta alla questione. Egli prese di mira in particolare il Kittell, ossia il Theological Dictionary of the New Testament (abbr. TDNT). La critica negativa di questo lessico riguarda la sua natura ovvero d’essere in realtà un dizionario del pensiero, della storia e della teologia neotestamentaria piuttosto che un vero e proprio lessico. Nel suo libro presenta molti esempi, in cui dimostra l’illegittimità del metodo diacronico e i vari errori esegetici connessi a esso.
Consapevoli o meno, le cose non sono più le stesse da allora. C’è stato un moltiplicarsi d’opere su base più o meno sincronica, e comunque, le vecchie metodologie sono confinate alle vecchie opere. Difficilmente è utilizzato oggi uno strumento, che si rispetti, il quale fondi le proprie ricerche sull’uso diacronico o sull’etimologia. Penso particolarmente al BDAG: A Greek English Lexicon of the New Testament and other Early Christian Literature (2000, Third Edition); e al LOUW-NIDA: Greek-English Lexicon of the New Testament Based on Semantic Domains (1988). Nessuno studio serio del Nuovo Testamento può essere intrapreso senza queste opere, salvo che naturalmente non si voglia ricorrere sempre e soltanto a commentari o alle varie traduzioni della Bibbia (non sto criticando chi lo fa, anzi! Vedi i commenti di Nicola… Sto solo presentando gli strumenti utili per uno studio induttivo, particolarmente indicati per chi conosce il greco, o almeno sa leggerlo). [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Analisi_lessicale_BB1_AT.htm] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ I Raeliani: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Raeliani_Oc.htm
■ Il lenzuolo funebre di Torino o sacra Sindone: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Lenzuol_funebr-sindone_EdF.htm
■ Io credo che risorgerò!: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Io-credo_risorgero_OiG.htm
■ Liberazione interiore e pastorale esorcistica: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Libera-inter_pastor-esorc_EnB.htm
■ Discussioni su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PuntoACroce/283338718681
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