FALSI ACCOUNT SU FACEBOOK? PARLIAMONE
Ho scritto quanto segue a vari miei contatti di Facebook, il cui account personale è fuori norma: Caro amico, tu sei fra i miei contatti. Constato che il tuo account è fuori norma per Facebook. Visto che certamente sei interessato alla correttezza, ho sentito come mia premura avvisarti con il seguente articolo: «Falsi account su Facebook». Il motto è il seguente: «Chi pensa di conoscere la verità, inizi dalla propria moralità!».
Tra questi miei contatti c’erano coloro che non hanno solo nome e cognome, come prescritto espressamente da Facebook, ma un richiamo a Dio, a Cristo, a un’associazione, a un corso biblico, a un account congiunto lui e lei, a un titolo religioso (apostolo, profeta, ecc.), e così via.
Le reazioni sono state diverse: C’è stato chi ha espresso meraviglia per la regola; chi ha cercato di minimizzare il «peccato veniale»; chi ha chiesto consiglio per come risolvere la questione; chi è stato aggressivo e violento, dicendomene di tutti i colori; chi si è schermato, affermando che i problemi dei cristiani sono ben altri; chi non ha risposto per nulla, ignorando il problema; chi ha timore che con i dati veri possa essere meno libero o addirittura minacciato; chi non ha capito neppure di che cosa parlassi e, pensando che mettessi in dubbio la loro moralità, mi hanno fatto una predichetta sulla loro integrità oppure addirittura hanno dato sfogo a tutta la loro carnalità; e così via.
Tutto ciò è diventato un interessante test di moralità dei cristiani! Specialmente la discussione con Salvatore Tarantino ci ha permesso di mettere proprio a fuoco tale aspetto della morale del cristiano biblico. Abbiamo convenuto che un discepolo di Cristo non può predicare bene di verità e legalità e poi razzolare male là, dove gli conviene. Aprendo un account personale, alcuni sottoscrivono regole e le infrangono proprio facendo ciò, poiché disattendono al contratto di servizio, che sottoscrivono. Certo, alcuni non se ne rendono conto, altri pensano che tali regole siano solo formali, altri ancora sono abituati alla doppia morale, distinguendo arbitrariamente le cose della fede (o religiose) da quelle secolari (o del mondo).
Oltre alle norme di Facebook, menzionate nell’articolo, ricordo pure questa: «Aziende, marchi e altre organizzazioni devono creare Pagine Facebook, non profili personali» («Quali sono i nomi consentiti?»). È chiaro che ciò vale anche per chiese, missioni, associazioni religiose e così via.
[CONTINUA LA LETTURA: http://www.diakrisis.altervista.org/_Etic/T1-Facebook_falsi_account_EnB.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
~~> Discuti questo tema qui o su "Fede vivente": https://www.facebook.com/notes/fede-vivente/falsi-account-su-facebook-parliamone/239782029386372
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