Ho chiesto ai lettori che cosa essi ne pensino della questione e come comportarsi da cristiani biblici in tali casi. Le risposte sono state le più disparate. In ciò sono importanti alcuni fattori. Il primo fattore è l’uso di brani biblici citati fuori contesto, che fanno apparire il cristiani come predestinati a essere martiri inermi e umanamente perdenti; non è un caso che i superbi, poi, approfittino di loro. Se andasse per loro, non ci sarebbero mai stati cristiani impegnati, che hanno lottato per i diritti civili e hanno ottenuto il mutamento sociale, civile e giuridico delle moderne società.
L’altro aspetto è che la prospettiva cambia del tutto, se a essere pubblicamente infangati sono gli altri o loro stessi; essi si esprimono diversamente, se le loro persone sono disonorate e le loro foto sono violate. Inoltre, pochi si pongono la questione della correità morale: non fermando il male e gli iniqui, non solo s’incoraggia i superbi nelle loro crociate denigratoria, ma altri diventano presto le loro vittime e il danno è, infine, dell’Evangelo e della testimonianza.
Riporto i differenti punti di vista, dividendoli in categorie. Ringrazio tutti per i lettori per i loro consigli e per i loro punti di vista. I molti consiglieri insieme danno spesso un quadro più completo, se essi sono saggi e maturi. Le mie risposte, le mie osservazioni e obiezioni vogliono solo aiutare a completare il quadro, dando stimoli per l’ulteriore riflessione.
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Diritti_prevarica_Mds.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
ATTENZIONE! Qui vogliamo discutere del problema generale e non polarizzarci su persone specifiche. Io non ho fatto nomi e vi chiedo di non farli voi, che interverrete.
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