MEDAGLIETTE
MIRACOLOSE E POLISANTISMO
1. L’amico
cattolico Fabrizio Martin mi ha mandato un link di un articolo dal titolo «La Medaglietta miracolosa: che senso hanno gli oggetti
benedetti?» (18.05.2014), che l’esorcista Gabriele Amorth citava sulla sua
bacheca di Facebook. Poi aggiungeva: «Che pensare?». […]
2. La cosa
singolare è che tale scritto figura su un blog dal titolo: «Aleteia» (gr. verità) e col sottotitolo
«cercatori di verità». La questione è dove l’autore (Stefano Stimamiglio) cerca
la verità; dopo aver letto e analizzato l’intero articolo, devo concludere che
lui non è un cercatore della verità scritturale, ma di convenzioni religiose.
La sua tesi è la seguente: «Le
medagliette che raffigurano Maria se portati con fede rappresentano una grande protezione nel cammino della
vita». Perché? Chi lo assicura?
Premesso che
nessuno conosce un’immagine autentica di Maria di Nazareth, perché una sua
raffigurazione dovrebbe dare una «grande protezione»? Dove c’è la base biblica
ed esegetica, per affermare ciò?
Egli afferma
inoltre: «Le immagini di Gesù, della Madonna, dei santi o degli arcangeli e gli
oggetti benedetti – come ad esempio i crocifissi, gli scapolari, le medaglie –
sono di grande aiuto e protezione
contro il Maligno». Chiedo: Dove c’è un solo esempio nel NT, in cui oggetti
consacrati nelle chiese a nome delle suddette persone fossero considerati un «grande
aiuto e protezione contro il Maligno»? Come fa un oggetto materiale a
proteggere contro un essere spirituale?
L’autore getta le
mani avanti, nel presunto intento di segnare un confine fra fede e
superstizione: «Sottolineo, quindi, che tutti questi oggetti non devono essere
portati come dei talismani o
portafortuna. Si cadrebbe, altrimenti, in un atteggiamento magico, che è
decisamente contrario alla fede». Chi stabilisce biblicamente ciò, che è un
talismano magico e un amuleto religioso? Basta «una preghiera sincera e
profonda a Dio e nell’affidamento alla Provvidenza»? Dove sta la verità
biblica? Che cosa afferma nel merito la sacra Scrittura?
Tale meccanismo di
transfert
di energie trascendentali (magnetismo, fluido, ecc.) su un oggetto è
ampiamente documentato all’interno dell’occultismo e nelle cosiddette «medicine
esoteriche». […]
4. Si afferma che
tali oggetti vanno fatti benedire
preventivamente. Stefano Stimamiglio getta subito le mani avanti, spiegando che
«il senso della benedizione non è quello di conferire all’oggetto una
protezione magica, quasi dei “superpoteri”», ma il sacerdote, recitando la
preghiera di benedizione su di essi, chiederebbe «a Dio la grazia di aumentare
le virtù nella nostra vita quotidiana e di ottenere la protezione e l’intercessione
della persona rappresentata o evocata nell’oggetto». Egli non fa nulla per
(di)mostrare ciò con la sacra Scrittura, ma si basa sul consenso religioso.
Perché tale «persona rappresentata o evocata nell’oggetto» dovrebbe proteggere
solo chi porta tale medaglietta?
Abbiamo mostrato
che i defunti non possono in alcun modo
proteggere i viventi né intercedere per loro, trovandosi nel soggiorno dei
morti, separati dai viventi e dal Cielo e in attesa del giudizio finale. […]
Lo scritto
completo si trova sul sito…
[CONTINUA LA LETTURA:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Medagl_miracol_S23.htm]
Solo dopo aver letto l’intero
scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle
questioni in esso contenute?
ATTENZIONE: Quanto scritto sulle
bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può
diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito
«Fede controcorrente» e su altri associati a esso.
*** Discuti questo tema
qui o sulla mia pagina di "Facebook": https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/medagliette-miracolose-e-polisantismo/10152536645012990
Nessun commento:
Posta un commento