CONSIGLI
PER UN PREDICATORE APPRENDISTA 2
Linee
di guida per ben riuscire
Nell’articolo precedente mi sono limito a rispondere alle
richieste del lettore, facendo alcune osservazioni. In questo articolo
indicherò alcune linee di guida, che possono aiutare il predicatore apprendista
a riuscire nel suo intento, evitando diversi errori comuni.
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1. PER COMINCIARE BENE: Ecco alcuni consigli utili, per verificare
la propria idoneità a insegnare ad altri e lo stadio, in cui ci si trova. Qui
sono contenuti anche alcuni errori comuni da evitare, per non squalificarsi e
per essere efficaci. Premettiamo che il predicatore apprendista debba avere una chiara chiamata da
parte del Signore e il riconoscimento di tale funzione ministeriale da parte
dell’assemblea.
.
■ Intendi ciò, che leggi?: Questa era la domanda, che Filippo pose al
Giudeo etiopico, che stava leggendo Isaia 53 (At 8,30). E l’Etiope gli rispose: «E
come potrei, se nessuno mi guida?» (v. 31). Ciò significava che tale uomo
non avrebbe mai potuto predicare o
insegnare ad altri in una sinagoga. È scritto che Filippo, «cominciando da questo passo della Scrittura, gli annunciò Gesù» (v. 35); egli intendeva le Scritture e poteva insegnarle
ovunque.
È, quindi,
importante capire il testo, su cui
si predica agli altri, altrimenti invece di parlare sui «bastioni di Gerico», si
rischia di disquisire sui «bestioni di Gerico», come mi è già
successo di ascoltare una volta.
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■ La struttura e l’equilibrio delle parti: Alcuni fanno introduzioni ampie e dettagliate al
punto, che alla fine non rimane molto tempo per il cuore del messaggio e ancor
meno per conclusioni e applicazioni. Ecco la testimonianza di un lettore: «Una volta venne a trovarci un
simpatico pastore, conosciuto in un campeggio estivo. Costui salì sul pulpito e
arringò bonariamente l’assemblea per oltre mezz’ora. Quando pensavamo che si
trovasse ormai alla fine del sermone, l’ospite annunciò: “Ed ora passiamo al
ministero della Parola!”. Come rimanemmo delusi! Fu uno dei culti più lunghi ai
quali fui “costretto” ad assistere» (fonte al lemma «Predicatore prolisso»).
Spesso il
sermone assomiglia a un’anitra, che è zoppa in uno dei seguenti aspetti:
▪ 1. l’introduzione è mancante, inadeguata o poco attraente; ▪
2. il
corpo della predicazione è costruito in modo poco logico nello sviluppo
o troppo lungo, asciutto e ripetitivo; ▪ 3. la conclusione è mancante o ha
poche applicazioni pratiche.
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■ Padronanza delle cose dette: Puoi dare agli altri con convinzione solo quello, che hai
assimilato e digerito tu. Se tu non comprendi ciò, cha affermi, difficilmente
lo potrai trasmettere agli altri. Se le cose, che affermi, non sai spiegarle e
farle comprendere alla persona più semplice della tua comunità, probabilmente
non ne hai ancora padronanza. Inoltre,
chi si veste con le piume altrui, copiando testi altrui e spacciandoli per
propri, prima o poi, oltre a essere scoperto, farà una brutta figura, quando qualcuno farà una domanda su tale materia o
questione, a cui non si sa rispondere. È tragicomico sentire persone, che si
riempiono la bocca di ebraico o greco,
di cui non capiscono nulla. Lo stesso vale per chi usa «paroloni teologici», di cui non conoscono l’etimologia.
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■ Alcuni usi impropri del pulpito: Alcuni predicatori diventano
facilmente dei «predica-attori», scambiando il pulpito per il palco di un teatro: ogni volta è una
commedia o una tragedia. Le predicazioni non devono servire per intrattenere,
ma per edificare.
Alcuni usano il
pulpito anche come una specie di «psicoterapia», ossia per sfogarsi e per tirare fuori tutto ciò, che hanno accumulato nel
periodo precedente; chi usa un tale ministero come uno «sfogatoio», risulterà
sgradito ai credenti e presto si squalificherà.
Il pulpito non
deve servire per correggere gli eventuali errori del precedente sermone di un
altro. In tal modo si crea cattivo sangue, si dà via a una «faida da pulpito», si polarizza la
chiesa e si rovina la testimonianza.
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2. PUNTI DA PONDERARE PER EVITARE ERRORI
(contiene le seguenti parti):
● Uso pretestuoso della Scrittura; ● Prima spiegare, poi applicare; ● L’importanza
dei generi letterari; ● Poni al testo le domande giuste; Capire il testo senza snaturarlo.
[→ Sul sito]
.
L’ARTICOLO
COMPLETO SI TROVA SUL SITO…
[→
CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Predic2_Mds.htm] Dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni
in esso
contenute? {Nicola Martella}
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