ASPIRARE
ALLA CONDUZIONE SOLO CON FIGLI MAGGIORENNI?
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2. SOLO CON FIGLI MAGGIORENNI?: Qual è
ora la novità? È che per aspirare alla conduzione, bisogna avere assolutamente figli maggiorenni! Quindi, non solo
bisogna escludere i celibi, ma anche coloro, che hanno figli piccoli e
adolescenti. Con tali precondizioni nessun giovane o giovane adulto potrebbe praticamente
mai aspirare a condurre una chiesa. Eppure, Paolo ingiunse a Timoteo: «Ordina
queste cose e insegnale. Nessuno
disprezzi la tua giovinezza; ma sii d’esempio ai credenti, nel parlare,
nella condotta, nell’amore, nella fede, nella castità» (1 Tm 4,11s).
Che cosa prevedeva Paolo riguardo ai
prerequisiti di chi aspirava alla conduzione? Nel caso in cui il candidato era
sposato, non poteva essere poligamo
(«marito di una sola moglie»; 1 Tm
3,2; Tt 1,6); a quel tempo si convertivano nuclei familiari, in cui era normale
la poligamia. Inoltre veniva richiesto «che
governi bene la propria famiglia e tenga figlioli [tékna] in sottomissione e
in tutta riverenza (che se uno non sa governare la propria casa, come potrà
aver cura dell’assemblea di Dio?)» (1 Tm 3,4s). Anche altrove Paolo comandò «che abbia figlioli [tékna] fedeli, non sotto accusa per dissolutezza o indisciplina» (Tt 1,6). In ambedue i brani il termine greco usato da
Paolo è tékna «bambini, figli piccoli, ragazzi», quindi dei «figli
biologici», trattandosi della prole prima dell’emancipazione. Quando un figlio
raggiungeva la maggiore età e veniva emancipato dal padre, era chiamato in
greco huiós «figlio emancipato» ed
era dichiarato erede (cfr. Gal 4,7; Eb 1,2; Ap 21,7).
A ciò si aggiunga che i figli sono, per
legge, sottomessi ai genitori, solo
fintantoché non raggiungono la maggiore età. Nessun genitore può pretendere di
governare la vita dei suoi figli maggiorenni o addirittura le loro famiglie!
Nessun genitore credente può avere la sicurezza che i suoi figli maggiorenni
non diventino dissoluti o sfrenati. Anche famosi predicatori avevano
figli non-credenti, atei o dissoluti; ma non si può imputare ciò ai suoi
genitori, ma a scelte personali dei figli maggiorenni. [► Conduttori e figli dissoluti o insubordinati]
.
3. ASPETTI CONCLUSIVI: [→ Sul sito]
.
[→ CONTINUA
LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Conduz_figli_UnV.htm] Solo dopo aver letto l’intero
scritto, voi
che rispondereste nel merito alle questioni
in esso
contenute? {Nicola Martella}
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