giovedì 12 maggio 2016

Aspirare alla conduzione solo con figli maggiorenni?

ASPIRARE ALLA CONDUZIONE SOLO CON FIGLI MAGGIORENNI?
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1.  SOLO SE SPOSATO?: [→ Sul sito]
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2.  SOLO CON FIGLI MAGGIORENNI?: Qual è ora la novità? È che per aspirare alla conduzione, bisogna avere assolutamente figli maggiorenni! Quindi, non solo bisogna escludere i celibi, ma anche coloro, che hanno figli piccoli e adolescenti. Con tali precondizioni nessun giovane o giovane adulto potrebbe praticamente mai aspirare a condurre una chiesa. Eppure, Paolo ingiunse a Timoteo: «Ordina queste cose e insegnale. Nessuno disprezzi la tua giovinezza; ma sii d’esempio ai credenti, nel parlare, nella condotta, nell’amore, nella fede, nella castità» (1 Tm 4,11s).
     Che cosa prevedeva Paolo riguardo ai prerequisiti di chi aspirava alla conduzione? Nel caso in cui il candidato era sposato, non poteva essere poligamomarito di una sola moglie»; 1 Tm 3,2; Tt 1,6); a quel tempo si convertivano nuclei familiari, in cui era normale la poligamia. Inoltre veniva richiesto «che governi bene la propria famiglia e tenga figlioli [tékna] in sottomissione e in tutta riverenza (che se uno non sa governare la propria casa, come potrà aver cura dell’assemblea di Dio?)» (1 Tm 3,4s). Anche altrove Paolo comandò «che abbia figlioli [tékna] fedeli, non sotto accusa per dissolutezza o indisciplina» (Tt 1,6). In ambedue i brani il termine greco usato da Paolo è tékna «bambini, figli piccoli, ragazzi», quindi dei «figli biologici», trattandosi della prole prima dell’emancipazione. Quando un figlio raggiungeva la maggiore età e veniva emancipato dal padre, era chiamato in greco huiós «figlio emancipato» ed era dichiarato erede (cfr. Gal 4,7; Eb 1,2; Ap 21,7).
     A ciò si aggiunga che i figli sono, per legge, sottomessi ai genitori, solo fintantoché non raggiungono la maggiore età. Nessun genitore può pretendere di governare la vita dei suoi figli maggiorenni o addirittura le loro famiglie! Nessun genitore credente può avere la sicurezza che i suoi figli maggiorenni non diventino dissoluti o sfrenati. Anche famosi predicatori avevano figli non-credenti, atei o dissoluti; ma non si può imputare ciò ai suoi genitori, ma a scelte personali dei figli maggiorenni. [Conduttori e figli dissoluti o insubordinati]
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3.  ASPETTI CONCLUSIVI: [→ Sul sito]
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[→ CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Conduz_figli_UnV.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
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