ABBIGLIAMENTO DA SPIAGGIA? PARLIAMONE
Qui di seguito discutiamo l’articolo «Abbigliamento da spiaggia». Sull’etica ci sono sempre due atteggiamenti antipodici: il liberalismo e il massimalismo (o legalismo); l’uno è spesso la reazione dell’altro. La sfida all’etica cristiana sta nell’equilibrio, basato sull’esegesi contestuale dei brani biblici di riferimento e su un confronto dialettico con la cultura dominante, in cui si è inseriti. Anche nell’abbigliamento da spiaggia si può capitolare dinanzi al liberalismo (uso dei canoni della moda mondana) o al massimalismo (tutto è peccato), oppure si può cercare quell’equilibrio, che onora Dio, rispetta le chiare direttive della Parola (non le tradizioni), sia di buona testimonianza e di buon gusto.
Il contrario di una pratica moralmente trasgressiva non è per forza la verità che rende liberi, ma potrebbe essere solo una norma massimalista lontana da una libertà responsabile e matura. Un’etica equilibrata, matura e responsabile è la migliore medicina sia per il liberalismo, sia per il legalismo. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Abbiglia_spiaggia_UnV.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Abbigliamento da spiaggia: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Abbiglia_spiaggia_Mds.htm
■ Lo Yoga, una via di redenzione?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Yoga_redenzione_MeG.htm
■ Il seminatore del seme di libertà (Marco 4,1-9): http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Seminatore_liberta_Avv.htm
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