lunedì 28 febbraio 2011

Conversione di conviventi divorziati


CONVERSIONE DI CONVIVENTI DIVORZIATI

1.  LE QUESTIONI: Ciao Nicola, spero che tu stia bene. Sono anziano della chiesa di ***, lettore dei tuoi articoli.
     Mi chiedo se puoi darmi una mano: abbiamo una coppia, che si è avvicinata alla chiesa, trovandosi in una situazione di convivenza, e sono entrambi reduci da divorzi. Lei è sicuramente convertita, su lui non ho ancora certezza. Invitati a interrompere la convivenza, i due si sono sposati. La chiesa è un po’ in subbuglio per questo, perché alcuni dicono che era l’unica mossa giusta, mentre altri dicono che dovevano semplicemente separarsi.
     Abbiamo iniziato a studiare il caso in comunità. I due matrimoni precedenti non sarebbero ricomponibili, a causa della indisponibilità degli interessati (e anche i rispettivi ex-coniugi sono ormai impegnati in altri rapporti). Entrambi i nostri amici testimoniano di essere stati più vittime che autori dei loro divorzi. Se le cose stanno così, convertendosi dovrebbero avere una nuova vita, che escluda anche i vecchi legami, ormai rotti, e le vecchie esperienze, no?
     Ma alcuni credenti obiettano che non potevano comunque sposarsi, perché per Dio i loro precedenti matrimoni sono tuttora validi, in quanto nessun uomo può rompere ciò, che Dio ha unito. E mi chiedono: in base a quali versetti biblici si può sostenere che i loro primi matrimoni sono rotti anche agli occhi di Dio, per cui potrebbero passare a nuove nozze con la sua approvazione? Su questo mi trovo in panne, perché non conosco neanche un versetto, che sostenga esattamente questo. Tu conosci l’argomento sicuramente meglio di me, potresti darmi un aiuto? Grazie, il Signore ti benedica. Un abbraccio…
     Seguono le mie risposte. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Convers_conviv_divorz_S&A.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Nessun commento:

Posta un commento