MARGHERITA HACK TRA SCIENZA E
IDEOLOGIA ATEA
Un lettore mi ha
scritto quanto segue: Ciao,
Nicola. Stamattina leggendo il quotidiano locale, mi ha colpito questo articolo,
di cui ti invio il link: «Dio? Idea comoda per l’inspiegabile». Sono senza parole!
Soprattutto perché alcune risposte denotano molta ignoranza! Che ne pensi? {G.M.;
14 agosto 2012}
Ad aspetti
rilevanti di tali questioni rispondo come segue:
1. ANALISI DELL’ARTICOLO: A Porto
Cervo, Margherita Hack ha ripetuto con ideologico
disprezzo la sua religione filosofica: «L’idea di Dio nasce per spiegare
ciò che la scienza non sa spiegare. La scienza dice cosa sono le stelle, come
funzionano. Sappiamo ricostruire l’album di famiglia dell’universo ma non
sappiamo dire perché sia fatto così. Ed ecco che si è inventato Dio. Dio è
comodo, troppo comodo. Ma è una idea infantile, come Babbo Natale». [Serena
Lullia, «Dio? Idea comoda per l’inspiegabile» (La Nuova Sardegna;
Sassari 13 agosto 2012)]
Già paragonare Dio
a Babbo Natale e dare dell’infantile a chi crede in Dio, mostra
l’arroganza e il disprezzo di Margherita Hack per la religione degli altri. Infatti, la sua religione filosofica è l’ateismo, un’anti-fede anch’essa fideistica
e di cui ella si fa sacerdotessa e proclamatrice. All’ateismo uno o ci crede o non ci crede; poi, la scienza, o meglio le
idee scientifiche servono soltanto
come paravento.
L’illogicità degli atei, che accusano i
credenti di aver inventato Dio, sta nel fatto di non saper dare risposte ultime
e lo negano anche agli altri. Un vero scienziato distingue «prove scientifiche» (dimostrate
mediante l’esperimento) da «tesi scientifiche» (ipotesi di lavoro, che devono
essere verificate). Un vero scienziato non
può dire che cosa debba esistere e che cosa non possa esistere, può
soltanto affermare ciò, che è stato già accertato da lui o da altri
studiosi mediante l’esperimento; nel momento che fa affermazioni non
dimostrate, dismette i panni dello scienziato e fa l’ideologo. Egli non può negare che esista, ad esempio,
«la materia oscura», ma fintantoché non è dimostrata empiricamente, è solo una
tesi.
In tal modo un
vero scienziato non può negare che
esista un Creatore d’ogni cosa. Che mediante i suoi strumenti non possa
verificarlo, non significa che non esista. Un vero scienziato metterebbe in
dubbio i propri strumenti, non l’esistenza o meno di qualcosa…
Sul sito seguono
inoltre i seguenti punti: Continuazione
del primo punto; 2. Approfondimento biblico.
[CONTINUA LA
LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Sci/A1-MHack_scienza_atea_Esc.htm
] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che
rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola
Martella}
~~> Discuti
questo tema qui o su "Facebook": https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/margherita-hack-tra-scienza-e-ideologia-atea/10151217264072990
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