SALVATI MEDIANTE PENITENZA E
PREGHIERA?
■ LA TESI: «Le anime si salvano con la penitenza e con la preghiera» (Madre Speranza). Tale monaca portava
il nome di «Madre Speranza di Gesù»; in effetti, si chiamava María Josefa
Alhama Valera (1893-1983). Ella era una religiosa e mistica spagnola; aveva
fondato le «Congregazioni delle Ancelle dell'Amore Misericordioso e dei Figli
dell'Amore Misericordioso». Nel 2002 è stata dichiarata «venerabile» e nel 2013
è stata dichiarata «beata» dalla chiesa di Roma.
■ OSSERVAZIONI E OBIEZIONI: Se le anime si salvassero con penitenza e
preghiera, il Figlio di Dio poteva starsene in Cielo. Infatti, il giudaismo era
esperto di penitenze e preghiere!
Il fariseo nel
empio si vantava dinanzi a Dio: «O Dio,
ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri;
né pure come quel pubblicano. Io digiuno
due volte la settimana; pago la decima su tutto quel che posseggo»
(Luca 18,11s). Quindi, il fariseo era esperto di penitenze e preghiere. Eppure
era perduto.
Dio ha un solo mezzo di salvezza: per grazia mediante la fede nel sacrifico e nei meriti di Gesù
Cristo. «Dio invece mostra la grandezza
del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori,
Cristo è morto per noi. Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo
sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira» (Romani 5,8s). «In lui [= Cristo] abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua
grazia» (Efesini 1,7). «È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e
ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché
nessuno se ne vanti» (Efesini 2,8s). Cristo «è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di
capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una
redenzione eterna» (Ebrei 9,12).
La via della religione corrente è la via delle proprie opere meritorie, quindi la via
dell’auto-redenzione. Perciò, è una via ingannevole, che porta dritto all’inferno.
Così rimproverava
Gesù i capi religiosi del suo tempo: «Ma
guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli dinanzi alla gente, poiché né vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare. Guai a voi,
scribi e Farisei ipocriti, perché scorrete mare e terra per fare un proselito; e fatto che sia, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi»
(Matteo 23,13.15). Tali parole sono oggi attuali più che mai.
È proprio l’ironia della sorte che tale monaca abbia scelto
il nome di «Madre Speranza» e
proponga una via, che porterà le anime alla disperazione eterna.
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