È
SBAGLIATO DIRE: «ACCETTA GESÙ COME TUO SALVATORE»?
1. LE QUESTIONI: Ammetto che non finisco mai di
meravigliarmi di coloro, che per partito preso, per difendere la propria
corrente dogmatica, per far tornare i conti della propria corrente dottrinale,
fanno asserzioni categoriche e non si fermano neppure dinanzi alle evidenze
scritturali contrarie alla loro ideologia religiosa.
Mi è tornata
proprio nuova l’opinione, secondo cui esortare qualcuno ad accettare Gesù come suo personale
Salvatore e Signore, non sarebbe una dottrina apostolica!
Quanto segue qui,
è nato da un contributo ricevuto per il dibattito su «Evangelichese e comunicazione efficace», che lì ho
omesso perché fuori tema. Un lettore ha scritto: «Essendo io riformato, noto che alcuni errori di comunicazione, durante
l’evangelizzazione dei non-credenti, è dire loro: “Dio ti ama, ha un piano per
te, accetta (verbo assolutamente non apostolico)
Gesù come tuo personale Signore e Salvatore”. L’esposizione dell’Evangelo è
chiaro, diretto e non amorevole,
anche se esso è un messaggio di amore! I vari MacArthur e Washer, ma in passato
Spurgeon, Edwards e Whitefield hanno predicato l’ira di Dio e la sua sovrana salvezza, annunciando la conversione
e il ravvedimento, senza strumentalizzare
l’annuncio, facendolo diventare un trattato
filantropico da quattro soldi! Io sono diretto, quando annuncio, facendo
una domanda chiara: “Se tu dovessi morire adesso, dove andresti?”. Così aggiro
tutto le snervanti frasi inutili; da
quella risposta nasce il vero Evangelo di Gesù Cristo, che ha come fine la
realizzazione di Romani 5,9». {Aldo Benincasa; 15-09-2014}
Ammetto di essere rimasto sbalordito, per non dire altro. Questo interlocutore afferma alcune
cose giuste, ma per paura di cadere da una parte del cavallo, cade dall’altra,
estremizzando i suoi argomenti, e avversa l’altra parte della medaglia. Riassumendo,
per i riformati (o almeno per questo soltanto, si spera), quando si evangelizzano
i non-credenti, si commetterebbero i seguenti errori:
■ Sarebbe sbagliato dire: «Dio ti ama».
■ Sarebbe sbagliato dire: «Dio ha un piano per te».
■ Sarebbe sbagliato dire: «Accetta Gesù come tuo personale Signore e
Salvatore».
Secondo lui, usare
tali asserzioni significherebbe «strumentalizzare
l’annuncio, facendolo diventare un trattato
filantropico da quattro soldi»; si tratterebbe di «snervanti frasi inutili». Inoltre, bisognerebbe esporre l’Evangelo
in modo «non amorevole».
Bisognerebbe predicare «l’ira di Dio».
E dalla risposta a quell’unica domanda nascerebbe «il vero Evangelo di Gesù
Cristo». Sarebbe questa la «quadratura del cerchio» secondo l’opinione dei
riformati?
Dopo aver letto
tutto ciò, ho potuto solo sperare che non tutti i riformati la pensino così e
scrivano cose del genere e in tale modo. Ciò farebbe dell’Evangelo quale «Buona
Notizia» un annuncio di terrore religioso, mettendo in cattiva luce il
messaggio di salvezza, e darebbe del Dio
della Bibbia l’immagine unilaterale di una Persona fredda e spietata, senza
alcun barlume di misericordia, distante dal Dio d’amore, che ha riconciliato il
mondo con sé.
SUL SITO LEGGI ANCORA I SEGUENTI PUNTI:
2. Osservazioni e obiezioni
3. Aspetti conclusivi
4. Alcune applicazioni
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Accetta_Gesu_Avv.htm]
Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito,
voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
ATTENZIONE: Quanto scritto sulle
bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può
diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito
«Fede controcorrente» e su altri associati a esso.
*** Discuti questo tema
qui o sulla mia pagina di "Facebook": https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/%C3%A8-sbagliato-dire-accetta-ges%C3%B9-come-tuo-salvatore/10152948356542990
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