IL MASSIMALISMO RELIGIOSO
Se una dottrina
affligge soltanto, ma non dà speranza, potete essere certi che proviene
dagli uomini e non da Dio. Ecco un mio breve componimento sul massimalismo religioso
ed etico, che sa solo dare soluzioni estreme ai problemi reali altrui.
Com’è letale il fatalismo
d’ogni iper-spiritualismo.
Norme estreme son i pesi,
che caricano sugl’indifesi.
È pur gretta e senza amore
tale ricetta all’altrui dolore.
Così non è il Dio
vivente, di cui la Bibbia parla. Egli, anche laddove facesse la piaga, per
portare a ravvedimento, poi la fascia amorevolmente, per addurre la guarigione.
«Egli fa la piaga, poi la fascia; egli
ferisce, ma le sue mani guariscono» (Giobbe
5,18). Il fine di Dio non è affliggere, cosa che fa mal volentieri, ma sanare
l’intera persona e dare pace all’interno della comunione con Lui stesso. «Il Signore non ripudia in perpetuo; ma, se
affligge, ha altresì compassione, secondo la moltitudine delle sue benignità;
poiché non è volentieri che egli umilia e affligge i figli degli uomini» (Lamentazioni 3,31).
È un denominatore
comune dei massimalisti d’ogni provenienza il fatto che conoscano solo la legge, ma non la grazia. Essi spaccano il capello
in quattro, pur di aver ragione…
[CONTINUA LA
LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Dot/A1-Massimalismo_relig_EdF.htm
] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
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