mercoledì 30 maggio 2012

Preghiere strumentali


PREGHIERE STRUMENTALI

«È cosa buona corrispondere ai “prega per me”. La preghiera e l’intercessione sono una risorsa, ma non una scorciatoia, specialmente quando c’è da conoscere la volontà di Dio, per compierla. Le preghiere di coloro, che sono male informati, biblicamente ignoranti, doppi di cuore, disubbidienti o che fanno la loro propria volontà, non sempre arrivano al trono di Dio. Dio non dev’essere sempre neppure d’accordo con le nostre scelte; ma a noi deve sempre interessare di sapere il suo pensiero, anzi la sua volontà, per compierla» (Nicola Martella).

Ecco alcune tipologie di persone, che pregano o chiedono agli altri di intercedere per loro. Alcuni pregano (e chiedono intercessione) senza voler cambiare nulla. Altri vivono drammi, ma tacciono, senza cercare consiglio. Altri ancora si portano una pentola in ebollizione dentro, ma dissimulano e non chiedono aiuto. Ci sono quelli che fanno delle scelte secondo la propria volontà e poi chiedono a Dio di benedirle. Ci sono quegli altri, che sono ingiusti o sono causa dei mali altrui (p.es. in famiglia), eppure fanno «splendide» preghiere nelle riunioni. Si potrebbe parlare anche di quelli, che chiedono intercessione, spesso senza dire per che cosa. E così via.
     Pregare Dio per sé o intercedere per qualcuno è certamente una cosa buona per ogni credente. Tuttavia, ci sono tante preghiere inascoltate laddove non si è disposti a farsi rinnovare dal Signore e a compiere la sua volontà. Si fa bene a pregare, tuttavia, laddove ci sono problemi personali e interpersonali irrisolti, si fa bene ad appianarli, chiaramente con uno spirito di preghiera. Se non si fa così, si mettono inutili pesi sugli altri, a cui si chiede di intercedere, senza volersi smuovere di un millimetro. Allora si dà alito di pensare che per tali credenti la preghiera è di per sé come una specie di bacchetta magica.
     Se un credente ha problemi, che non riesce a risolvere da solo, si trovi un consulente spirituale, serio e competente e di cui si ha fiducia; con lui potrà parlare e discutere riguardo alla sua situazione e potrà, altresì, pregare con lui. La via normale per un credente è rivolgersi ai conduttori della propria chiesa. Se si tratta di un problema specifico, di cui essi non hanno competenza, col loro consenso ci si potrà risolvere a una persona, che si stima e che sia capace di consigliare al meglio.
     In ogni modo, se si continua a fare cose ingiuste, le preghiere diventano soltanto un esercizio religioso senza efficacia. La devozione senza l’etica biblica è come pedalare su una bicicletta senza catena di trasmissione: l’attività illuderà senza ottenere risultati.
     Seguono i seguenti punti: Per l’approfondimento biblico; Eventuali contributi dei lettori.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Prega_strument_EnB.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


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