FORGIATI NELLA FUCINA DEL
SIGNORE
1. Entriamo in tema
Tempo fa, avevo
scritto la seguente massima: «Quando siamo forgiati nella fucina del Signore, ciò ci può
costare al momento; ma è l’unico modo per essere trasformati in qualcosa di
utile e prezioso per Lui, e per essere un sostegno e uno strumento di
benedizione anche per gli altri» (fonte:
Forgiati dal Signore).
Dopo alcune ore ritrovai una lettera, datata molti mesi
prima, che la mia secondogenita aveva mandata ai conduttori della sua chiesa,
dopo essere uscita da tanti mesi di grande
travaglio e di malessere psicofisico, dopo aver fatto tante analisi, aver
consultato tanti medici ed essere alquanto dimagrita. La pubblico qui di
seguito col suo consenso, confidando, che potrà essere di conforto e di
incoraggiamento anche per altri credenti.
2. La lettera alla
chiesa
In settimana riflettevo
sul fatto che mi dispiace veramente molto che mi abbiate conosciuta in questa
fase un po’ fragile della mia vita; e mi rendo conto che, mettendo al centro il mio malessere, ho
trascurato di dare gloria a Dio.
Mi preme invece di
condividere con voi, quanto il Signore
mi è stato accanto in questo periodo difficile e di come ho imparato a
conoscerlo meglio.
Il Salmo 30,6-7 recita
così: «Quanto a me, nella mia prosperità,
dicevo: “Non sarò mai smosso”. O Signore per la tua benevolenza avevi reso forte
il mio monte; tu nascondesti il tuo volto e io rimasi smarrito» È proprio
così che inizialmente mi sono sentita: smarrita,
nonostante mi sentissi vicina al Signore, e continuavo a chiedermi perché il
Signore permettesse che soffrissi così. Continuavo a pregare e a leggere la
Parola di Dio e ne traevo un grande conforto,
come non mai nella mia vita prima. Ero, a un tratto, pronta ad accettare il male dalle mani di Dio, come avevo sempre
accettato il bene, per dirla con le parole di Giobbe. E in tutto ciò le parole
di Ebrei 4,15-16 erano come un balsamo per il mio cuore sofferente: «Infatti, non abbiamo un sommo sacerdote, che
non possa simpatizzare con noi nelle
nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza
commettere peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della
grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno».
Mentre prima mi
chiedevo, quando finalmente Dio mi avrebbe liberato dalla sofferenza fisica e
psichica, che mi teneva legata, ho cominciato a capire che mi stava insegnando qualcosa di grande e di importante…
Il resto dello
scritto si trova sul sito.
[CONTINUA LA
LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Prob/T1-Forgiati_fucina_Esc.htm]
Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
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