VECCHIA NATURA E BATTESIMO
Alcuni credono che battezzandosi,
non peccheranno più, perché pensano in tal modo di affogare il «vecchio uomo».
Dimenticano però che la «vecchia natura», come ogni maiale, sa ben nuotare! La
vecchia natura galleggia!
Una volta un
conduttore chiese al battezzando già in acqua: «Perché vuoi essere
battezzato?». «Per non peccare più!»,
rispose l’altro candidamente. Al che il conduttore rispose: «Allora devo
tenerti a lungo nell’acqua!».
La sacra Scrittura
insegna ai rigenerati a «svestire»
il «vecchio uomo» o mortificare la carne, ossia a mettere fuori uso la vecchia
natura nella pratica, e a «vestire»
o vivificare il «nuovo uomo», ossia a metterlo in uso nella pratica. Paolo
constatava: «Avete svestito l’uomo
vecchio coi suoi atti e rivestito il nuovo, che si va rinnovando in conoscenza
ad immagine di Colui, che l’ha creato» (Col 3,10;
cfr. Ef 4,22ss «avete imparato a…»).
La via sacramentalista, più o meno velata,
secondo cui il battesimo comunicherebbe già di per sé la nuova natura e la
rigenerazione, non è contemplata nella sacra Scrittura. Il battesimo è
un’ubbidienza e una conferma della fede
del rigenerato, non una via per ottenere il perdono o la vita eterna.
Finché
non si sarà pecore del gregge di
Cristo, hai voglia a battezzare il «vecchio uomo»: esso galleggerà sempre!
Se una pecora
scivola accidentalmente nell’acqua, cerca di uscirne immediatamente fuori. Se
un maiale viene lavato, strigliato e
profumato, appena vedrà uno stagno, ci andrà immediatamente: è nella sua
natura!
[CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Rel/T1-Vecchia_natura_batt_MeG.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto,
voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
{Nicola Martella}
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