PAPOLATRIA E DINTORNI
Non so voi, ma sono settimane che sento una certa nausea, guardando qualsiasi telegiornale,
poiché mi sembra che soprattutto le Televisioni di Stato siano diventa «Tele Vaticana».
E tutto è peggiorato in concomitanza con le dimissioni di Joseph Aloisius Ratzinger
dal suo ufficio di papa (Benedetto XVI) e con l’elezione del suo successore. La
Curia si sta facendo il make-up, per
distogliere dai problemi etici (preti e prelati pedofili, quelli che hanno abusato
dei loro parrocchiani, scandali finanziari dello IOR, ecc.) e politico-religiosi
(fazioni religiose, lobby religiose, trame, lotte di potere, Vatileaks, ecc.). Verso
l’esterno si vuole dare una visione romantica di «santità» e «unità». Si cerca
d’imbonire la gente con mille particolari
sull’emerito papa, facendolo apparire come un eroe, un esempio da imitare; si vorrebbe
far dimenticare che proprio lui, quand’era a capo della «Congregazione per la Dottrina
della Fede» (ex «Inquisizione romana» ed ex «Sant’Uffizio»), fu abile a far imboscare
la verità su vari scandali morali, in cui erano coinvolti ministri religiosi. E,
ora, con mille particolari sulla elezione del nuovo capo del romanesimo, si cerca
di affascinare la gente. Poco si dice
però sulle differenti visioni della chiesa romana, che i cardinali incarnano, sulle
lotte di potere intestine, sulle fazioni composte e così via.
Ora, paradossalmente,
quando verrà eletto il prossimo dittatore
teocratico (sì, il Vaticano è nella forma una dittatura religiosa, che pretende
l’ubbidienza assoluta!), Ratzinger, colui dinanzi al quale altri s’inchinavano in
totale ubbidienza, essendo il presunto vicario di Cristo in terra, dovrà giurare
totale ubbidienza a un altro, che fino a poco tempo fa baciava la sua mano in segno
di sottomissione.
Quando Cornelio, il
centurione romano si prostrò religiosamente dinanzi a Pietro, questi lo rialzò,
dicendogli: «Àlzati, anch’io sono uomo!» (At 10,26).
In questi giorni assisteremo, però, a uno spettacolo singolare, per non dire altro;
dopo che vincerà la lobby più potente, tutti passeranno al baciamano rispetto a
un uomo e questi non lo impedirà affatto. Verrà ulteriormente alimentata la papolatria, e tutti la praticheranno per
non cadere in disgrazia dinanzi al nuovo «costruttore di ponti».
La domanda, che in molti si pongono, è la seguente:
Perché mai si sarà dimesso veramente Joseph
A. Ratzinger?
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Papolatria_S&A.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
~~> Discuti questo tema qui o su "Facebook": https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/papolatria-e-dintorni/10151554861407990
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