RITIRATA STRATEGICA
1. Una ritirata
strategica è, nel linguaggio militare, un arretramento delle truppe, per
sottrarsi un’offensiva del nemico o a un suo tentativo di accerchiamento. Non è
solo un modo per evitare un insuccesso o costringere il nemico a mutare i suoi
piani, ma può essere una strategia per potersi attestare su posizioni migliori
e per contrattaccare meglio a tempo debito.
Il generale, che non sa quando
ritirarsi da una battaglia, perderà l’intera guerra. Non basta che egli sappia
schierarsi, dar battaglia contro l’avversario e mostrare la sua abilità
strategica e il suo eroismo. Egli deve essere competente anche di una strategia
di fuga, che permetta la salvezza del proprio esercito. Così potrà compattare
le forze disponibili, riprendere fiato, rivedere la strategia di lotta e
attaccare i nemici in modo efficace.
Il cristiano biblico ha vari nemici,
dinanzi a cui fuggire a tempo debito, ad esempio: il mondo, la concupiscenza di
qualsiasi specie, la carnalità, false dottrine, errate pratiche di vita, e così
via. Solo così potrà essere vittorioso.
2. Punti da ponderare:
■ È improbabile che non ci si bruci,
esponendosi al fuoco.
■ Difficilmente ci si manterrà
integri, bazzicando in ambienti pieni di amoralità.
■ Chi va con lo zoppo, impara a
zoppicare.
■ Le cattive compagnie rovinano i
sani principi.
■ Lot decise di recarsi a Sodoma e,
pur rimanendo integro egli stesso, rovinò la sua famiglia.
■ Chi cammina in mezzo al fango, non
può pretendere di rimanere pulito.
Che cosa ne
pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?
Il resto dello scritto si trova sul sito.
[CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Cres/T1-Ritirata_strategica_Esc.htm
] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
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