sabato 20 aprile 2013

Ritirata strategica

RITIRATA STRATEGICA

1. Una ritirata strategica è, nel linguaggio militare, un arretramento delle truppe, per sottrarsi un’offensiva del nemico o a un suo tentativo di accerchiamento. Non è solo un modo per evitare un insuccesso o costringere il nemico a mutare i suoi piani, ma può essere una strategia per potersi attestare su posizioni migliori e per contrattaccare meglio a tempo debito.
     Il generale, che non sa quando ritirarsi da una battaglia, perderà l’intera guerra. Non basta che egli sappia schierarsi, dar battaglia contro l’avversario e mostrare la sua abilità strategica e il suo eroismo. Egli deve essere competente anche di una strategia di fuga, che permetta la salvezza del proprio esercito. Così potrà compattare le forze disponibili, riprendere fiato, rivedere la strategia di lotta e attaccare i nemici in modo efficace.
     Il cristiano biblico ha vari nemici, dinanzi a cui fuggire a tempo debito, ad esempio: il mondo, la concupiscenza di qualsiasi specie, la carnalità, false dottrine, errate pratiche di vita, e così via. Solo così potrà essere vittorioso. 


 2. Punti da ponderare:
     ■ È improbabile che non ci si bruci, esponendosi al fuoco.
     ■ Difficilmente ci si manterrà integri, bazzicando in ambienti pieni di amoralità.
     ■ Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare.
     ■ Le cattive compagnie rovinano i sani principi.
     ■ Lot decise di recarsi a Sodoma e, pur rimanendo integro egli stesso, rovinò la sua famiglia.
     ■ Chi cammina in mezzo al fango, non può pretendere di rimanere pulito.

Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Il resto dello scritto si trova sul sito.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Cres/T1-Ritirata_strategica_Esc.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


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