BISOGNA
OBBEDIRE AI CONDUTTORI? PARLIAMONE
Qui di seguito discutiamo l’articolo «Bisogna obbedire ai conduttori?». Sebbene il verbo peíthō al
passivo, che ricorre in Ebrei 13,17, intenda in tutto il
NT «essere persuasi, farsi o lasciarsi persuadere, dare retta», qui i
traduttori — succubi della Vulgata — hanno tradotto singolarmente con
«ubbidire». Il greco, però, ha un proprio termine specifico per «ubbidire»,
ossia hypakúō. Come si vede,
il consenso è più forte del dizionario, della grammatica e della sintassi. Sono
andato a studiare pressoché tutti i brani del NT, in cui compare peíthō al passivo, e tale analisi ha confermato la traduzione
suggerita: «Dare retta ai vostri conduttori e
siate arrendevoli!».
La
discussione, che si è sviluppata con (e tra) i lettori è interessante e mi ha
dato modo di spiegare meglio le cose; rimando perciò direttamente a essa.
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Obbed_condut_UnV.htm]
Solo dopo aver letto l’intero
scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle
questioni in esso contenute?
ATTENZIONE: Quanto scritto sulle
bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può
diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito
«Fede controcorrente» e su altri associati a esso.
*** Discuti questo tema
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