I
GIORNI SETTIMANALI E GLI DÈI
Un lettore mi ha scritto quanto segue: Ciao, Nicola. Vorrei chiederti: chiamare
i giorni della settimana con nomi derivanti da divinità pagane, non è un’accettazione,
quindi un compromesso con antiche usanze idolatre? {A. P.; 08-02-2014}
Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondo come segue:
1. La settimana
In origine, i
popoli diversi da quello ebraico non conoscevano la settimana, fatta quindi di sette giorni ciclici. Questa fu appunto
un’importazione dai Giudei, che
erano presenti in tutto l’impero romano. Nel giudaismo i giorni erano chiamati
con un numero, in corrispondenza alla settimana creazionale (Gn 1,5ss), e solo
l’ultimo aveva un nome (solo dall’esodo in poi; cfr. Gn 2,2): in ebraico šabbāt (da smettere [di lavorare]),
grecizzato in sábbaton, da cui, passando per il latino, il termine italiano «sabato»;
Israele non lo conosceva, ma fu introdotto con la legislazione mosaica (Es
16,23ss). Il giorno precedente al sabato era chiamato era chiamato anche
«vigilia» o «preparazione» (Mc 15,42). I cristiani,
al tempo delle prime chiese, recepirono la settimana giudaica e chiamarono
anch’essi i giorni con un numero; nel NT sono menzionati solo il primo giorno
della settimana (cfr. Mt 28,1; At 20,7; 1 Cor 16,2) e il settimo (Eb 4,4).
La settimana è quindi un’eredità culturale,
che il giudaismo trasmise al mondo occidentale. Tuttavia, a introdurre la
settimana nell’impero romano contribuirono anche fattori astrologici.
Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti:
2. La nomenclatura dei giorni della settimana; 3. Aspetti conclusivi.
→
Leggi lo scritto sul sito e, poi, commentalo qui…
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Giorni_dei_Sh.htm]
Solo dopo aver letto l’intero
scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle
questioni in esso contenute?
ATTENZIONE: Quanto scritto sulle
bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può
diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito
«Fede controcorrente» e su altri associati a esso.
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