lunedì 24 febbraio 2014

Vedere e guardare



VEDERE E GUARDARE

1.  STAI SOLO VEDENDO O GIÀ GUARDANDO?: Chi pensa che guardare e vedere sia la stessa cosa, si sbaglia. Vedere è generico, e guardare è specifico, tanto più se si vuole scrutare e contemplare. Si può vedere un quadro o un’immagine, senza guardare l’essenziale né trarre considerazioni. Vedere significa percepire con la vista, prendere cognizione della realtà esterna attraverso il senso della vista. Guardare significa, oltre a volgere lo sguardo per vedere qualcuno o qualcosa, esaminare o osservare attentamente. Ad esempio si vede un microscopio, ma si guarda un vetrino al microscopio. Si può vedere un ammalato (bambino, anziano, ecc.), ma altra cosa è guardarlo, ossia assisterlo, accudirlo. Una cosa è vedere un prigioniero, altra cosa è guardarlo, ossia vigilarlo, sorvegliarlo. E la lista potrebbe continuare.
     Guardare significa anche contemplare, ossia esaminare a lungo, anche con l’intento di meditare e riflettere profondamente sui suoi particolari (cfr. Sal 119,18.37; Is 33,7), per trarre poi delle considerazioni (cfr. Nu 23,9). Guardare significa anche scrutare, per intendere o esaminare attentamente, ad esempio per capire (Pr 20,27; 25,27; Lam 3,40). 

  

2.  RIACQUISTARE LA SENSIBILITÀ: Gli idoli morti non hanno sensibilità, quindi «hanno occhi e non vedono» (Sal 115,5; 135,16). Similmente, quando si vive nel peccato, si diventa insensibile a esso, come se si fosse spiritualmente morti. Dio disse a Israele: «Ascoltate ora questo, o popolo stolto e senza cuore, che ha occhi e non vede, che ha orecchi e non ode» (Gr 5,21). […] L’apostolo Paolo disse nell’areopago di Atene che Dio agisce in certi modi nella storia, affinché i pagani «cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi» (At 17,27). […]
     Se non ci vedi chiaro nelle cose di Dio, chiedi a Lui di farti recuperare la vista spirituale e di illuminarti con la sua luce; ciò vale anche per i credenti. Al conduttore della chiesa di Laodicea, che il Signore Gesù considerava cieco, Egli mandò a dire tra altre cose, quanto segue: «Io ti consiglio di comprare da me… del collirio per ungertene gli occhi, affinché tu veda» (Ap 3,18).

Il resto dello scritto si trova sul sito.
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