sabato 29 dicembre 2012

La resa produttiva


LA RESA PRODUTTIVA

«Ed egli [Dio] mi ha detto: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza”. Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. Per questo mi compiaccio in debolezze,... perché, quando sono debole, allora sono forte» (2 Cor 12,9ss).

Tempo fa, siamo stati in un luogo ricco di acque, presso a un fiume, in un paesino pieno di mulini ad acqua. C'erano grandi e antiche ruote di metallo di ogni tipo accanto alle case. Un canale imbrigliava le acque, portandone una parte alla ruota e una parte scorreva dritta, a seconda del bisogno. La maggior parte delle ruote erano ferme; esse erano frenate dall'uomo mediante un fermo o deviando l'acqua, oppure erano frenate dalla ruggine, che aveva oramai saldato ruota, asse e ingranaggi.
Quando poi ho letto questi versi di Paolo, ho capito che cosa intendesse dire. Più la ruota fa resistenza e meno potenza sviluppa per fare ciò, per cui è stata progettata: macinare il grano (allora) o produrre energia (oggi). Quando la ruota con le sue pale si abbandona senza resistenza alla corrente dell'acqua e gira mediante la potenza idrica, allora diventa forte per la produzione.
Auguro a tutti coloro, che mi seguono, mi leggono e contribuiscono positivamente ai temi, che tratto, di esperimentare un nuovo anno di abbandono intelligente alla corrente del Signore per produrre, mediante la “forza della sua potenza” (Ef 6,10) ciò, che con la nostra forza non potremo mai realizzare.
Motti finali: “Un cristiano, che non serve Dio, non serve a niente”. “Non arrugginire nella reazione, diventa propositivo nell'azione per Cristo”.

«Dissodatevi un campo nuovo, e non seminate fra le spine!» (Gr 4,3; cfr. Os 10,12).



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