MUSICA
E CANTO NELLA DEVOZIONE CRISTIANA
di Nicola Martella
- Antonio Capasso
1.
ENTRIAMO IN TEMA {Nicola Martella}: Il titolo originario parlava
dell’adorazione cristiana. In fase
di revisione abbiamo preferito allargare il campo all’intera devozione cristiana, essendo che musica
e canto servono (nel culto e fuori di esso) anche per pregare, supplicare,
meditare, ringraziare, edificare, esprimere la comunione fraterna e, non per
ultimo, anche per insegnare dottrine bibliche fondamentali.
I
credenti di tutti i tempi hanno cantato
la fede nel loro Dio, per glorificarlo. E in tutti i tempi c’è stata la
tendenza di adeguare i propri gusti
al «mondo»; alcuni, poi, hanno attinto dal «fuoco estraneo». In ogni tempo gli
uomini di Dio hanno cercato di tenere distinto il «sacro» dal «profano»;
altri, ne hanno fatto una commistione, sia nella musica che nei testi.
Oggigiorno,
all’interno della cosiddetta «musica
cristiana» si propone testi scarni di dottrina biblica, slogan ripetitivi e
quasi banali, sentimentalismi assortiti, eccitazioni psichiche, il tutto
accompagnato da volumi alti, ritmi frenetici e quant’altro, che inducono a
moine, a danze tribali, a tremolii e così via. Dal teocentrismo e
cristocentrismo si è passati a un umanesimo
tinteggiato di cristianesimo e all’antropocentrismo. Dal voler sapere e
predicare solo Cristo e Lui crocifisso (1 Cor 1,23; 2,2), si è passati al sensualismo estatico, che dice: dammi,
fammi sentire, toccami, abbracciami, eccetera. Invece della santificazione, che
porta a una vita santa, pura e irreprensibile, si cercano emozioni
psico-religiose, euforia mistica, bei sentimenti, eccitazioni esaltanti,
divertimento collettivo e spettacolare.
A ciò si
aggiungano voglia di intrattenimento,
narcisistica esibizione, recitazione, teatralità e divismo. Mentre i contenuti
da cantare diventano sempre più poveri e il messaggio cristiano è ridotto a slogan, che accontentano tutti, la
tecnica sofisticata, i generi musicali in voga e gli effetti speciali la fanno
da padrone. La comunione fraterna e la predicazione della Parola vengono
sostituite da una terapia di gruppo,
chiamata «concerto cristiano» o simile. Invece
di tornare a casa edificati nello spirito dall’esortazione e
dall’istruzione della sacra Scrittura, che compunge e convince, si esce da una
tale manifestazione sonora «sfogati» nella psiche, dopo tali
sensazioni, brividi ed eccitamenti. Le uniche parole sentite sono quelle, con
cui moderni menestrelli — in veste di «profeti di pace (o dell’armonia
psico-mistica)» e di «maestri di misteri» di una fede, che è ridotta al minimo
quanto a contenuti di verità e che, perciò, accontenta tutti, credano quel che
credano — lisciano l’animo sensibile degli spettatori, accarezzano il loro
narcisismo, tranquillizzano gli astanti e dicono loro che tutto va bene, che
possono continuare a fare ciò, che vogliono, visto che Dio come uno «zio
buono» li ama comunque, a Lui gli vanno bene così come sono e chiede loro
solo di mostrargli buoni sentimenti.
2.
ADORAZIONE E MUSICA {Antonio Capasso} […]
2.2. ADORARE ATTRAVERSO LA
MUSICA CRISTIANA: «I veri
adoratori adoreranno il Padre in spirito
e verità, poiché il Padre cerca tali adoratori» (Gv 4,23).
Il primo
articolo del «Catechismo di Westminster» (1648) afferma: «Qual è lo scopo
principale della vita umana? Lo scopo principale della vita umana è dare gloria a Dio e godere per sempre
della sua presenza». Quindi, dare gloria a Dio è lo scopo primario della vita
umana. Se l’uomo è stato creato per glorificare Dio, quanto più è chiamato
l’uomo rinato in Cristo ad adorare Dio. Tutto del nostro essere deve adorare e
glorificare Dio: «Sia dunque che
mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio»
(1 Cor 10,31). In questa sede però, vorrei parlare del culto, che offriamo a
Dio attraverso la musica cristiana.
Credo
che sia sotto gli occhi di tutti (in particolare di coloro, che sono convertiti
da molti anni), che nelle chiese in questi ultimi tempi si sta affermando
sempre di più un modo nuovo di fare
musica cristiana. Sempre di più si assiste all’introduzione nel culto di
generi musicali come rock, metal, metalcore, hardcore, amocore, punk-rock,
crossover, funk, regge, hip-hop, tecno-dance, ecc. E tutto questo avviene allo
scopo di soddisfare i gusti e le tendenze delle nuove generazioni. Ecco
perché nelle chiesa, si vedono sempre di più impianti sonori all’avanguardia,
persone specializzate nel canto, musicisti professionisti, tecnici del suono e
cosi via.
Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: Continuazione del 2° punto; 3.
Musica sacra o profana? {Antonio Capasso}
[CONTINUA LA LETTURA:
http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A2-Music_canto_devoz_Esc.htm]
Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
ATTENZIONE! Questo articolo ha un carattere specialistico e non è per tutti. Per
favore, non intervenire se, dopo aver letto l’intero articolo sul sito, ti rendi
conto che ti manca la necessaria competenza in merito!
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