DALLA
PASQUA ALL’EUCARISTIA
ATTENZIONE! Questo articolo presenta un tema delicato e ha un carattere
specialistico, perciò non è per tutti. Per favore, non intervenire se, dopo
aver LETTO L’INTERO ARTICOLO SUL SITO (clicca sul link alla fine),
ti rendi conto che ti manca la necessaria competenza in merito!
La Pasqua è ciò,
che celebrò Gesù con i suoi discepoli nella notte, in cui fu tradito: «Con brama ho bramato di mangiare questa
Pasqua con voi, prima che io soffra» (Lc 22,15). L’eucaristia è
ciò, che è diventata questa «Cena del Signore», dopo molti secoli di sviluppi,
di influenze e trasformazioni dottrinali.
Premetto che amo i
figli di Dio, rigenerati dallo Spirito Santo, indipendentemente dalla
frequenza, con cui celebrano ciò, che intendono per «Cena del Signore».
L’oggetto di questo tema è nato da precise domande di un lettore. Questo
scritto vuole essere la base di una riflessione comune e di un confronto
fraterno. Dio salva per grazia mediante la fede; i segni della grazia di Dio,
come battesimo e Cena del Signore, non hanno in sé alcuna forza di salvare, ma
tutt’al più sono solo occasione per far esprimere concretamente la fede e per
alimentarla. Al ladrone in croce Gesù promise il Paradiso, sebbene egli non
fosse stato battezzato nel nome di Cristo e non avesse mai partecipato alla
Pasqua cristiana o a qualsiasi culto della chiesa.
1. LE
QUESTIONI: Un lettore
mi ha scritto quanto segue: […] mi sono imbattuto casualmente sul suo
sito mentre facevo ricerche per curiosità personale sul tema in oggetto [= Cena
del Signore]. Ho trovato molte informazioni interessanti, ma se non la disturbo
eccessivamente, desidero sottoporre alla sua attenzione alcune domande.
■ 1. L’espressione «frazione del pane» nel NT indica sempre
e solo un pasto ordinario o anche la cena del Signore? Le faccio questa domanda
perché diversi commentari cattolici e anche evangelici, che ho consultato,
riferiscono che tale espressione è addirittura un termine tecnico per indicare
la Santa Cena, almeno in Atti 2,42.46; 20,7.
■ 2. 1 Corinzi 11,17-34 parla della cena del Signore annuale o di una
celebrazione frequente, visto che sembra che Paolo parli delle normali riunioni
(versi 18-20), che avvenivano settimanalmente (la domenica?).
■ 3. Se nel NT è attestata solo la
celebrazione annuale il 14 Nisan, in continuità con la pasqua ebraica, come e
quando è avvenuto il passaggio a una
celebrazione frequente? È forse legato al cambiamento dal culto del sabato a
quello della domenica?
■ 4. Come sono nate, da una
celebrazione annuale, addirittura due
celebrazioni distinte, ossia la Cena del Signore settimanale o quotidiana e
la Pasqua cristiana annuale?
■ 5. I Quartodecimani, alla Cena del Signore, che celebravano solo una
volta all’anno il 14 Nisan, affiancavano anche l’eucarestia domenicale, come
sembra testimoniare Eusebio di Cesarea nella sua storia ecclesiastica?
■ 6. I padri della chiesa più antichi (Didaché, Ignazio, Barnaba,
Giustino) testimoniano realmente una celebrazione eucaristica domenicale, come
sostengono vari commentatori?
Queste in sintesi le domande, cui non riesco a dare una
risposta. Le sarei molto grato se potesse fornirmi una risposta esaustiva ed eventualmente
indicarmi qualche fonte, cui fare riferimento per ulteriori ricerche
chiarificatrici! {C.P.; 28-08-2014}
Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: 2. Le risposte: 2.1. La frazione
del pane; 2.2. Frequenza della «cena del signore»; 2.3. Pasqua e cena del
signore in ambito giudaico; 2.4. il Passaggio dalla pasqua o cena del signore
ad altro; 2.5. Quartodecimani; 2.6. I cosiddetti padri della chiesa; 3. Aspetti
conclusivi
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Pasqua_eucar_UnV.htm]
Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito,
voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
ATTENZIONE: Quanto scritto sulle
bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può
diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito
«Fede controcorrente» e su altri associati a esso.
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