CHE COS’È UN «CRISTIANO»?
Quando ero ragazzo, nel dialetto della mia zona d’origine,
dire «cristiano» o dire «persona»
(essere umano, ecc.) era la stessa cosa. Si diceva, ad esempio: «Là c’erano
dieci cristiani»; «Nell’incidente sono morti tre cristiani (= anime, persone)»;
«Parliamo da cristiani (= da persone perbene) e non da selvaggi»; «Tu non sei
un cristiano (essere umano), ma un animale»; e così via.
Nel NT il termine
«cristiano» fu usato per la prima
volta ad Antiochia dai pagani per designare coloro, che avevano a che fare con
Cristo, quindi i seguaci di Cristo. È scritto: «E fu in Antiochia che per la prima volta i discepoli furono chiamati
“Cristiani”» (gr. christianoí; At
11,26).
Ma che significa «Cristo»? Il termine greco christós intende «unto, che ha ricevuto
l’unzione». Esso ricalca il termine ebraico māšîach «unto», che è stato
italianizzato come «Messia». […] Gesù venne al mondo per essere proprio
il «Messia», l’Unto Re.
Per «cristiano» non
s’intende, quindi, chi è cristianizzato, ha simpatie per il cristianesimo,
ha idee cristianizzate, assiste ogni tanto a cerimonie cristianizzate o fa
parte di una cosiddetta «confessione cristiana». […]
In senso stretto,
per «cristiano» s’intende, invece,
solo i seguaci di Cristo, che vivono secondo il suo stretto insegnamento e
ubbidiscono alla sua parola. Per questo, «cristiano» non si nasce, ma si diventa mediante una decisione della
volontà (cfr. At 26,28). […]
Per questo, essere
«cristiano» è un motivo d’onore in
tutte le situazioni della vita (1 Pt 4,16).
Questa
è una sintesi, l’intero scritto si trova sul sito.
[CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Cristiano_EdF.htm
] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
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