sabato 22 marzo 2014

Preoccupazioni



PREOCCUPAZIONI

1. ENTRIAMO IN TEMA
     Preoccupare significa, etimologicamente parlando, occupare qualcosa (p.es. un posto) prima di un altro. In senso riflessivo intende occuparsi antecedentemente di qualcosa, prima che arrivi o di cui si teme l’arrivo. Ciò può portare, secondo i casi, a prevenire tale cosa, a prepararsi per affrontarla adeguatamente oppure a farne una malattia.
     Una preoccupazione significa, in genere, occupare la mente con un certo pensiero (impensierirsi), accompagnandolo con uno stato d’animo negativo (inquietudine, apprensione, ansia, assillo, tormento, angoscia, cruccio, trepidazione) o con una prospettiva negativa (incertezza, timore, dubbio).


2. DOMANDE DI LAVORO (Le seguenti domande di studio servono per stimolare chi vuole approfondire l’argomento e per orientare la discussione):
     ■ Quali sono le cose che più ti preoccupano attualmente?
     ■ Qual è il decorso standard delle tue preoccupazioni?
     ■ Sei il tipo razionale, che si prepara ad affrontare la burrasca? Oppure sei il tipo irrequieto, che per la tanta apprensione rimane immobile a dolersi, che arriva la tempesta?
     ■ Quando sei preoccupato, sei portato a immaginarti scenari apocalittici, senza via d’uscita?
     ■ Come tipo sei più la formica, che provvede a tempo, o come il grillo, che se la gode spensierato?
     ■ Che ruolo ha la tua fede nel Signore riguardo alle tue preoccupazioni?

Il resto dello scritto si trova sul sito.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Prob/T1-Preoccupa_EnB.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati ad esso.

Nessun commento:

Posta un commento