IL RAPPORTO FRA
ISRAELE E LA CHIESA
1. La discussione sul «sionismo cristiano» ha fatto aprire, a suo tempo, un
altro filone tematico riguardo alla storia della salvezza, al ruolo d’Israele
in quest’ultima e al rapporto fra Israele e la chiesa. Ricordiamo che il
termine «Israele» ha significati diversi: da una parte c’è Israele quale
popolo storico del passato, dall’altra c’è la terra e la nazione attuale
d’Israele e, infine, c’è l’Israele escatologico che, secondo le predizioni
bibliche, un giorno riconoscerà Gesù quale Messia e, passando per la
tribolazione finale, verrà purificato quale «resto santo». Oggigiorno ci sono
pure i Giudei messianici, i quali formano proprie chiese e in genere
seguono la legge mosaica e le tradizioni dei loro padri. Ci sono inoltre i
Giudei cristiani in genere, i quali come «Israele di Dio» si trovano
all’interno delle chiese dei Gentili.
Infine, ci sono vari atteggiamenti dei cristiani gentili verso Israele:
▪ 1. C’è l’opinione che la chiesa abbia sostituito Israele nel piano
storico-salvifico di Dio (idea che non condividiamo). ▪ 2. Ci sono cristiani,
che hanno simpatia per Israele come popolo storico di Dio e pregano per
la sua conversione a Gesù quale Messia. ▪ 3. Ci sono cristiani che sono affascinati
da alcune convinzioni e pratiche giudeo-cristiane, ▪ 4. Ci sono anche varie
altre sfumature, il cui fanalino di coda è costituito dal «sionismo cristiano»
o «sionismo cristianizzato».
2. Abbiamo inserito qui, dopo i due primi contributi
che
riguardavano le questioni precedenti,
anche una discussione, che è nata da quanto me detto su Gioele 2,28-32 nell’articolo «
» e che nel
corrispondente ci avrebbe fatto deviare dall'argomento principale. Qui le
questioni riguardano appunto la diffusa concezione in certi ambienti, secondo
cui la chiesa abbia sostituito l’Israele storico, che essa sia una specie di «Israele spirituale»
e che i Gentili diventino, con la conversione a Cristo, una specie di
«Israeliti spirituali». Constato che
la cosiddetta «teologia della sostituzione», ossia la presunta
sostituzione d’Israele con la chiesa, è molto più diffusa di quanto
immaginassi; il suo ovvio metodo è la spiritualizzazione mediante l’allegoria.
Per togliere equivoci, diciamo fin da ora che condanniamo qualsiasi tipo
di antisemitismo. A ciò si aggiunga che non crediamo che la chiesa sia
Israele né un nuovo «Israele spirituale». Prendiamo atto che questa
ultima locuzione, usandola e ripetendola continuamente, è entrata così nella
convenzione di alcuni gruppi, che a loro sembra strano che la si metta in
discussione!
Seguono inoltre i seguenti punti: I contributi dei lettori, finora
elaborati, e le miei eventuali risposte.
[CONTINUA LA
LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Israele_chiesa_Sh.htm
] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
~~> Discuti
questo tema qui o su "Facebook": https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/il-rapporto-fra-israele-e-la-chiesa/10151016468187990
Nessun commento:
Posta un commento