IO
HO FATTO LORO CONOSCERE IL TUO NOME (GIOVANNI 17,26)
Un lettore mi ha
scritto quanto segue: […] Molti
anni fa m’ero associato a una chiesa evangelica cristiana, poi l’abbandonai per
mia volontà; fui battezzato, ma credo d’essere rimasto il peccatore di sempre,
anche se non passa giorno che io non legga la Bibbia. E non so perché ma,
avendo una discreta preparazione biblica, incontro i TdG [= Testimoni di Geova,
N.d.R.] anche a casa, ma solo per combatterli; anche se so che perdo tempo, mi
piace e mi diletto a leggere la Bibbia, è più forte di me, anche se molte cose
non le comprendo.
Desideravo chiederti un chiarimento sulle
parole di Gesù, quando dice: «Padre, ti ringrazio, d’aver fatto conoscere loro
il tuo nome…». La mia domanda è: quando gli fece conoscere il nome del Padre? e
quale nome? Nell’attesa, porgo i miei più sentiti saluti. {R.G. P.}
Ad aspetti
rilevanti di tali questioni rispondo come segue: Rispondo in sintesi e cercando di essere
non troppo tecnico. Mi preme cominciare con una premessa per il lettore:
Non basta leggere la Bibbia, aumentare nella conoscenza e combattere le false
dottrine di un gruppo particolare (sebbene queste attività siano cose nobili),
ma bisogna essere rigenerati dal Signore e compiere la sua volontà. Ora,
andiamo alla questione centrale.
Il problema principale consiste nel fatto
che l’ebraico con ha un termine per «persona», che proviene dal latino.
Tale concetto lo esprime con due termini particolari: «nome» (šem) e
«anima» (nëfëš). Gesù intendeva far conoscere ai suoi discepoli la
persona del Padre, non un nome anagrafico. Bisogna tener presente, infatti, che
da molti secoli gli Ebrei non pronunciavano più il nome «Jahwè», ma leggevano
il cosiddetto tetragramma come «Adonaj» (Signore). Quando l’AT fu tradotto in
greco, non ci furono problemi teologici per tradurlo come Kyrios
«Signore». Tutti i nomi di Dio furono tradotti in greco; ricordo che
nell’antichità non c’era una differenza fra nomi, titoli e addirittura
soprannomi. Fu perciò che gli scrittori del NT citarono l’AT nella versione
greca della «Settanta». Gesù da buon Giudeo del suo tempo non citava mai il
nome ebraico nei suoi discorsi e nelle sue preghiere, ma usava il termine
Adonaj.
In tutti gli Evangeli, che sono in greco,
non ricorre mai il nome «Jahwè» (o simile) per indicare Dio e per
rivolgersi a Lui in preghiera, né Dio lo usò mai per sé. Non si trova mai un
brano, in cui Gesù insegnò a usare un certo nome di Dio; lo stesso vale per il
resto del NT. Nella preghiera modello Gesù rivelò il massimo privilegio dei
suoi seguaci: rivolgersi a Dio come «Padre nostro»! […]
Sul
sito segue il resto dell’articolo.
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Conoscere_tuo_nome_EdF.htm
] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
~~> Discuti
questo tema qui o su "Facebook": https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/io-ho-fatto-loro-conoscere-il-tuo-nome-giovanni-1726/10151329330142990
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