MI SONO BLOCCATO
«O Dio, abbia pietà, quando in me non c’è posto per te.
Vieni, o Dio, per un momento, e donami una parola, che mi apra e mi porti
avanti. Signore, abbi pietà» (Günter Ruddat; tradotto e adattato da Nicola
Martella; fonte: «Parola di grazia»).
Chi non lo conosce: un movimento sbagliato, un colpo di
freddo, uno strappo muscolare, un «colpo di frusta» o un cosiddetto «colpo di strega» e ci troviamo bloccati
per giorni, senza poterci muovere. Tutti i tentativi per sbloccarci, vanno a
vuoto. Similmente accade, a volte, sul piano spirituale.
Ci sono momenti,
in cui ci si chiude e blocca come un vecchio lucchetto, e tutti i tentativi di sbloccarsi risultano vani. […]
Quando un suono
colpisce un diapason alla stessa
lunghezza d’onda, esso vibra e risuona. Similmente anche noi necessitiamo di
una parola di grazia da parte del Signore, che dalla sacra Scrittura vibri
all’unisono nella nostra particolare situazione e ci apra a una nuova relazione
con Dio. Una volta avviata, tale nuova melodia
nel nostro spirito, essa farà vibrare all’unisono altri versi della Scrittura,
con cui sentiremo nuovamente che Dio ci parla, ci esorta, ci ammonisce, ci
insegna, ci incoraggia, ci consola. Il lucchetto
è di nuovo ben oleato e la chiave lo apre senza difficoltà. […]
Il resto dello
scritto si trova sul sito.
[CONTINUA LA
LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Cres/T1-Bloccato_GeR.htm
] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
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