SFIDE CHE TI CAMBIANO LA VITA
«Molte delle cose, in cui eccelliamo, sono sorte perché
abbiamo incontrato individui, che ci hanno contrastati, provocati o costretti a
fare ciò, che sappiamo fare. Poi, ci abbiamo preso gusto, e ciò ci ha motivati
a proseguire» (Nicola Martella; fonte: Sfide).
1. La sfida che ti
cambia
Ci sono sfide, che ti rendono interiormente libero. Esse ti fanno rendere conto di
ciò che sei veramente, ciò che sei in grado di fare e ciò che puoi diventare.
Esse ti danno un’identità, che prima
non credevi di avere. Da ciò nasce la tua chiamata, e ti senti improvvisamente
libero, anche libero di prendere su di te responsabilità e sacrifici, costi quel che costi, indipendentemente
da ciò che dicono gli altri. Per il credente biblico diventa la sfida della fede. Sai che devi andare
in tale direzione, devi raggiungere la meta, magari scalando montagne o
nuotando controcorrente. Ne hai la convinzione interiore e senti una santa
chiamata ad accettare tale sfida. La sfida ti ha mutato, per sempre.
2. La nascita di
prodi e di eroi
È difficile
immaginarsi Sansone, uno degli eroi
nazionali degli Israeliti, senza i Filistei. Anche altri giudici d’Israele
compirono atti eroici, dettati dall’estrema necessità, in cui essi stessi e il
popolo si trovavano. È altresì difficile pensare all’eroismo di Davide, futuro re d’Israele, senza un
temibile avversario come Goliat. Anche Giuseppe,
figlio di Giacobbe, che appariva ai suoi fratelli come un fanfarone e figlio di
papà, solo attraverso tutte le tristi vicissitudini, che fu costretto a
sperimentare (schiavo, accusato ingiustamente, carcerato), poté diventare un
uomo talmente saggio e capace da poter essere il viceré dell’Egitto. La lista
potrebbe continuare.
Anche per Saulo da Tarso, il momento della sua
più grande umiliazione (fu disarcionato da Gesù sulla via di Damasco, dove
intendeva fare una strage di cristiani), rappresentò l’inizio di una nuova
vocazione, carriera e ministero: quella di Paolo, l’apostolo delle genti al
servizio di Cristo. Egli stesso, ricordando il suo passato curriculum di tutto
rispetto, confessò ai credenti di Filippo: «Ma ciò che per me era un guadagno, l’ho considerato come un danno, a causa di Cristo. Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni
cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio
Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come
tanta spazzatura al fine di
guadagnare Cristo» (Fil 3,7s).
Questi
sono soltanto alcuni esempi, che illustrano come la necessità, il contrasto e
le circostanze avverse rendono intrepidi:
fanno prendere coraggiose decisioni, fanno sprigionare grandi energie in chi è
tenace e creano persone speciali, se non eroi. Quando poi nasce la vocazione…
Il resto dello
scritto si trova sul sito.
[CONTINUA LA
LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Cres/A1-Sfide_cambia_EnB.htm
] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel
merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
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