DIO NON SMETTERÀ MAI DI ASCOLTARE?
(Studia ⇆ con me 12-09-2015)
■ «Eppure il mio popolo
mi ha dimenticato, offre profumi agli idoli vani... Nel giorno della loro
calamità, io mostrerò loro le spalle
e non la faccia» (Geremia 18,15.17).
■ «Anche voi, mariti,
vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un
vaso più delicato. Onoratele, poiché anch’esse sono eredi con voi della grazia
della vita, affinché le vostre preghiere
non siano impedite» (1 Pietro 3,7).
»<))))°> «Pensieri distillati» da Nicola Martella <°((((>«
Qualcuno ha scritto su un’immagine il seguente testo: «Non
smettete mai di pregare, perché Dio non smetterà mai di ascoltare». Chiaramente
tale frase vuole incoraggiare a pregare in ogni tempo e in ogni circostanza.
Ciò è certamente buono. Tuttavia, di là dalle buone intenzioni, scrivere che «Dio non smetterà mai di ascoltare», è
un luogo comune abbastanza diffuso, ma non è sempre vero.
Il Signore ascolta
solo coloro, che lo invocano a modo suo, ad esempio, Egli è vicino a chi ha un
cuor rotto e uno spirito contrito (Sal 34,18; cfr. 51,17; 147,3) e lo invoca «con
un cuore puro»
(2 Tm 2,22). «L’Eterno è
lontano dagli empi, ma ascolta la preghiera
dei giusti» (Pr 15,29). Quindi, l’ascolto di Dio è condizionato
dai canoni morali e spirituali a Lui graditi e deve accadere nei limiti
temporali da Lui fissati. «Badate, fratelli, che non ci sia
in nessuno di voi un cuore malvagio e
incredulo, che vi allontani dal Dio vivente; ma esortatevi a vicenda ogni
giorno, fintantoché si possa dire:
“Oggi”, perché nessuno di voi s’indurisca
per la seduzione del peccato» (Eb 3,12s).
Ci sono molti
brani, in cui Dio afferma che non
ascolterà più determinate persone, a causa della loro ribellione o perché
li ha abbandonati al giudizio. È scritto: «Perciò,
così parla l’Eterno: “Ecco, io faccio venire su loro una calamità, alla quale
non potranno sfuggire. Essi grideranno a me, ma io non li ascolterò”» (Gr 11,11; cfr. Is 1,12-15; Gr 2,27s; 14,12;
18,17; 1 Pt 3,7).
È pure scritto: «Cercate l’Eterno, mentre
lo si può trovare, invocatelo mentre è vicino» (Is 55,6).
L’uomo non può gestire Dio a suo piacimento. Dio rimane sovrano, sia nell’ascoltare o meno preghiere, sia nel
rispondere o meno.
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