«NON TEMERE!» PER FONDATORI DI CHIESE
(Studia
⇆ con me 23-09-2015)
■ «Ora il Signore
parlò a Paolo per mezzo di una visione nella notte: “Non temere, ma parla e non tacere! Infatti, io sono con te; e nessuno ti sopraffarà, per farti del male, poiché io
ho un gran popolo in questa città”»
(Atti 18,9s).
»<))))°> «Pensieri distillati» da Nicola Martella <°((((>«
Paolo era giunto da
Atene a Corinto
e si unì ai suoi connazionali Aquila e
Priscilla, sia per la fede, sia per il mestiere (At 18,1ss), intanto che
aspettava i suoi collaboratori (v. 5). Allora, discorrendo, predicando e
testimoniando nella sinagoga e fuori di essa, persuadeva Giudei e Greci che Gesù era il Messia promesso (vv. 4s).
Tuttavia, proprio i Giudei contrastarono
l’Evangelo e bestemmiarono, cosicché Paolo li abbandonò a se stessi e si
rivolse esclusivamente ai Gentili (v. 6). Paolo fu ospite di un uomo gentile,
timoroso di Dio, di nome Tizio Giusto,
che abitava proprio accanto alla sinagoga (v. 7). La sua predicazione fu
efficace visto che Crispo, un
importante Giudeo della sinagoga locale, credette e così molti Gentili corinzi (v. 8).
Dinanzi a tante opposizioni giudaiche,
spesso violente, e a tante conversioni di Gentili, Paolo aveva bisogno di assicurazione da parte del Signore, se
restare ancora o se partire. Il Signore gli
assicurò la sua potente presenza, gli diede via libera e gli promise l’incolumità e una grande
riuscita (vv. 9s). Poi si legge: «Ed egli
dimorò qui un anno e sei mesi,
insegnando fra loro la parola di Dio» (v. 11).
I Giudei, non potendo vincere Paolo sul
piano teologico, cercarono di metterlo fuori
uso per via legale, ma il governatore romano Gallione lì gelò tutti, non
volendo avere a che fare con questioni legate alla religione (vv. 12-16). Tutto
avvenne come predisse il Signore Gesù. E i Giudei delusi e irosi, sfogarono la
loro collera su Sostène, il capo della sinagoga, probabilmente ritenendolo
inetto a contrastare l’apostolo Paolo (v. 17).
In Corinto nacque un’assemblea, che è una delle più famose del NT. Essendo stata essa
travagliata da falsi maestri
giudaici di stampo esoterico (cfr. 2 Cor 11,3ss.13ss), Paolo le dedicò molto
tempo e cura e le scrisse varie epistole,
di cui possediamo due, per difenderla da tali «operai fraudolenti» e falsi
apostoli.
Alcune domande da ponderare: ● 1. Ti trovi ad affrontare anche tu
attualmente grande opposizioni per l’opera di Dio? ● 2. I tuoi contraenti sono
per caso proprio persone che si fregiano di appartenere al popolo di Dio? ● 3. Che
cosa puoi ricavare in senso applicativo da questo studio? Ci sono analogie? ● 4.
Come puoi fare tua la promessa, che il Signore fece a Paolo, premesso che tu
abbia una buona coscienza dinanzi a Dio? ● 5. Che cosa potresti fare per
realizzare praticamente alcune delle cose sopra esposte? Come vorresti farlo? ●
6. Quali sono tue ulteriori considerazioni in merito?
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